Gatto che gira su se stesso: cause e cosa fare
Avete un gatto che gira su se stesso? Ecco le principali cause e cosa fare in caso di maneggio nel gatto.
Talvolta potrebbe capitare di vedere un gatto girare su se stesso. Se lo fa una volta ogni tanto, non è nulla, magari sta semplicemente giocando o controllando cosa succede alla sua coda o dietro di sé. Ma se il gatto gira continuamente su se stesso, allora si tratta di un movimento definito di maneggio: si tratta di un comportamento mai normale, che può indicare sia la presenza di malattie fisiche che di patologie comportamentali.
Gatto che gira su se stesso: cause principali
Se il gatto gira su stesso, bisognerà prima capire se lo fa per un problema fisico o per un problema comportamentale. Nel primo caso, le cause possono essere diverse. Otiti medie (anche da corpo estraneo, anche se a dire il vero è più frequente nel cane), disturbi di circolo, sindrome vestibolare del gatto anziano, ictus, tromboembolismo possono fare sì che il gatto cominci a girare su se stesso. In tutti questi casi, il vostro veterinario evidenzierà anche la presenza di altri sintomi e segni clinici: nistagmo, deficit dei nervi cranici, deficit neurologici, soffi cardiaci, dispnea e alterazioni del polso femorale possono essere presenti.
Dolori al treno posteriore o alla base della coda potrebbero spingere il gatto a controllare continuamente sotto la coda, girando su se stesso, ma è decisamente un’evenienza più rara.
Escluse tutte le cause di malattie fisiche, ecco che rimane poi il discorso comportamentale: forme di ansia, stress, noia, stereotipie, disturbi ossessivo-compulsivi possono far sì che il gatto cominci a girare su se stesso.
Gatto che gira su se stesso: cosa fare?
Se avete un gatto che gira su se stesso, portatelo subito dal veterinario: non è mai un comportamento normale. Se, infatti, la causa è un disturbo di circolo o un tromboembolismo, prima il veterinario vede il gatto e meglio è: se temporeggiate e aspettate, il gatto potrebbe anche peggiorare fino a morirvi in pochi giorni.
Il vostro veterinario visiterà il gatto e richiederà diversi esami: in base all’esito della visita, si valuterà se sia presente una delle malattie di cui abbiamo parlato sopra e in quel caso si provvederà a mettere il gatto sotto terapia. Se tutto fosse negativo e si trattasse di un problema comportamentale, ecco che il veterinario provvederà a chiedere un consulto con un veterinario comportamentalista: stereotipie e disturbi ossessivo-compulsivi sono praticamente impossibili da risolvere senza l’ausilio di uno specialista.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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