Il gatto si comporta male? Probabilmente c’è un motivo
Avete un gatto che si comporta male? Non sta facendo i dispetti, probabilmente c'è un motivo dietro a questi suoi comportamenti anomali.
Anche i gatti possono avere problemi di ansia, noia o depressione, solo che non è che possono venire a dircelo. Inoltre, se è facile interpretare l’umore di un cane da come scondinzola o da come ci viene incontro, non altrettanto lo è per i gatti, animali da sempre più enigmatici. Questo fa parte del loro fascino, ma a volte si rischia di sottovalutare i segnali che ci mandano, forse perché non sono così evidenti come nel cane. Questo è anche il motivo per cui molti pensano che i gatti siano più freddi e emotivamente distaccati rispetto ai cani: se un cane quando è felice ti viene incontro di corsa, saltellandoti intorno e leccandoti, per un gatto il massimo della felicità potrebbe essere lanciare un miagolio, strusciarsi sui pantaloni e avvolgere la coda intorno alle gambe. Sono entrambi felicissimi, solo che il cane manifesta la contentezza in maniera più evidente.
I gatti non si comportano male, ma manifestano il proprio disagio
Le espressioni dei gatti sono più sottili di quelle dei cani, ma sono altrettanto comunicative. Il problema, di solito, siamo noi che non riusciamo a parlare e capire la lingua con cui il gatto sta comunicando con noi. La dottoressa Emily Levine, veterinaria e comportamentalista presso la Animal Behavior Clinic of Animal Emergency & Referral Associates a Fairfield, ha cercato di elencare quali siano i problemi comportamentali più diffusi fra i gatti e lamentati dai proprietari:
- eliminazioni inappropriate: il gatto che sporca in giro per casa e non nella lettiera
- aggressione fra gatti
- aggressione verso le persone
- comportamenti distruttivi
- svegliare i proprietari nel cuore della notte con miagolii intensi
La dottoressa Levine suggerisce poi come procedere nel caso si abbia un gatto che si comporta in tale modo. La prima cosa da fare è portarlo dal veterinario per escludere che questi problemi abbiano una causa medica. Successivamente si dovrebbe richiedere un consulto con un veterinario comportamentalista affinché possa valutare il gatto, il suo carattere e le sue reazioni di fronte a stimoli e situazioni diverse. In questo modo potrà essere fatta una diagnosi e potrà essere impostata una terapia specifica per le necessità di quel gatto.
Secondo la dottoressa Levine, il problema è che molti gatti di casa sono annoiati: con un cucciolo di cane ci si preoccupa di farlo socializzare, portarlo in giro e giocare con lui. La maggior parte dei gattini, invece, viene portata a casa e basta, finisce tutto lì. Se il gatto è annoiato, bisogna arricchire l’ambiente, fare delle sedute di allenamento e modificare il sistema di foraggiamento del gatto.
Via | NJ Monthly
Foto | iStock