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Gatto che non urina: dopo qualche tempo portarlo dal veterinario?

Avete un gatto che non urina? Volete sapere quando è ora di portarlo dal veterinario? Ecco la risposta.

Gatto che non urina: dopo qualche tempo portarlo dal veterinario?

Prendendo spunto da quanto accade in ambulatorio e dalle domande che spesso e volentieri arrivano sulla mail di Petsblog, oggi andiamo a rispondere ad un’annosa questione: dopo quanto tempo portare il gatto che non urina dal veterinario? La risposta in qualche maniera si cela già nella domanda: se il gatto non urina, andava portato dal veterinario prima che andasse in blocco, se vi state ponendo questa domanda vuol dire che avete già aspettato troppo. Non è infatti ammissibile che ci siano ancora oggi proprietari di gatti che pensino che sia normale avere un gatto che non urina da due giorni, che non si muove, che ha l’addome duro e teso: provate a starci voi due giorni interi senza urinare e poi saprete rispondere voi alla domanda.

Gatto che non urina: tempistiche di azione

Ovvio che se ho un gatto che il giorno prima urinava normalmente, trascorre la notte e si arriva al giorno dopo che non ha urinato neanche una goccia, è plausibile che non poteste portarlo a visita il giorno prima, ma questo accade raramente. La situazione tipica descritta dal proprietario prevede un gatto che sono giorni che o urina sangue (ricordo che molti proprietari chiedono se sia normale che il gatto urini sangue, forse loro stessi urinano sangue e la ritengono una cosa normale: non serve essere medici per sapere che urinare sangue non è mai normale) o che ha stranguria, disuria e pollachiuria, che tradotto vuol dire che va mille volte nella lettiera e fa una goccina per volta.

Continuo a ribadire che non si può scambiare questo atteggiamento con uno normale eppure succede quotidianamente. Ecco, se sono giorni che il gatto urina sangue o fatica a fare la pipì, mi sorgono spontanee due domande:

  • Perché decidete di attendere facendo soffrire il gatto per giorni e giorni nella speranza che arrivi un miracolo del cielo e guarisca da solo? Ho notato questo strano atteggiamento: molti proprietari si lamentano di quanto soffre il gatto quando devono trasportarlo dal veterinario o quando questi gli fa una puntura, ma poi lo fanno stare in blocco vescicale o in cistite per giorni e giorni senza preoccuparsi di quanto lo stiano facendo soffrire loro
  • Perché non portate il gatto ai primi segni al posto di farlo sempre peggiorare e arrivare al blocco vescicale? E questo si aggrava quando già si sa che il gatto soffre di problemi alle vie urinarie

Per rispondere alla domanda iniziale su quando portare il gatto che non fa pipì dal veterinario: non si lascia il gatto giorni e giorni con la cistite, appena ti accorgi che va mille volte nella lettiera lo porti subito. Magari se una volta tanto lo si porta per tempo si evita che vada in blocco vescicale, il che significa cure più leggere, una guarigione più rapida e meno spese da parte vostra (se lo lasciate andare in blocco non vi lamentate poi dei costi, è colpa vostra, se lo portavate prima curavate solo una cistite, adesso vi tocca curare un blocco). E se il gatto non urina del tutto, non avreste neanche dovuto formulare la domanda: avreste già dovuto essere da un veterinario da un pezzo. Parafrasando una frase detta da un bravissimo collega, se il gatto ha cistite o è in blocco, bisognava visitarlo e curarlo ieri, non aspettare che peggiori.

Cosa succede se lascio il gatto in blocco vescicale?

Se mi accorgo che il gatto ha la cistite, ma aspetto di vedere come va e lo faccio arrivare in blocco e magari aspetto anche qui di vedere come va, ecco che andate incontro ad alcune spiacevoli conseguenze:

  • dilatazione della vescica con perdita della funzionalità: capita in gatti che stanno in blocco da troppo tempo che anche risolto il problema primario ormai il danno neurologico provocato dalla vescica repleta provochi difficoltà di svuotamento della vescica
  • danno renale: la vescica si estende fino ad un certo punto, poi l’urina comincia a ristagnare a monte, si dilata l’uretere, si dilata il bacinetto renale, si ha compressione del parenchima renale con danno a volte permanente in quanto il rene non è un organo capace di rigenerare. Non lamentatevi col veterinario se avete lasciato il gatto in blocco per due giorni, se il blocco viene risolto, ma il gatto manifesta poi sintomi di insufficienza renale: chi ha lasciato il gatto in blocco due giorni provocando il danno renale?
  • rottura della vescica: capita raramente, ma a furia di distendersi basta un minimo trauma sull’addome del gatto e la vescica si rompe. E il gatto muore
  • morte: sì, di blocco vescicale se non trattato in tempo il gatto e muore e di chi è la colpa? Ovvio che se il gatto vive fuori e vi ritorna a casa in fin di vita non ci potevate fare nulla, ma non ha nessuna scusante chi ha un gatto che vive in casa e lo ha visto urinare a fatica o proprio non urinare del tutto per giorni

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | titrans

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