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Gatto che non defeca: cause e terapia della costipazione dei gatti

Oggi parliamo di un problema molto diffuso fra i gatti: la stipsi o costipazione intestinale. Andiamo a scoprire le cause per cui il gatto non defeca e la terapia.

Gatto che non defeca: cause e terapia della costipazione dei gatti

Argomento magari da non leggere prima di pranzo, però si tratta di un problema assai frequente nei mici. Spesso in ambulatorio arrivano gatti che non defecano da 4-5 giorni, con sintomi simili a quelli da corpo estraneo: anoressia, vomitano. E la causa non è l’ingestione di una pallina o di un giochino: la colpa di tutto è di fecalomi enormi, durissimi.

In linea generale il gatto deve fare la cacca almeno una volta al giorno, qualche volta due, ma una volta è la media. Se avete un gatto che non si comporta in questo modo, allora è molto probabile che soffra di stipsi caratterizzata dall’emissione difficoltosa di feci dure e disidratate.

Cause

Quali sono le cause di stipsi nel gatto? Perché è un problema così frequente? Ecco le principali cause di stipsi nel gatto:

  • ingestione eccessiva di pelo durante le normali operazioni di toelettatura del micio
  • dieta non corretta
  • ingestione di corpi estranei (palline o fili)
  • ingestione di ossa
  • tumori intestinali
  • motilità del colon alterata (come nella sindrome da disautonomia felina)
  • vecchie fratture del bacino che provocano un restringimento del canale osseo attraverso il quale passa il retto

Sintomi

I sintomi della costipazione nel gatto sono di grado variabile. All’inizio semplicemente il micio diminuisce la frequenza con cui emette le feci: spesso i proprietari non ci fanno troppo caso, magari anche lieti di non dover pulire la lettiera tutti i giorni. Però il primo sintomo di un gatto che può soffrire di costipazione è proprio questo: non fa le feci tutti i giorni.

Il rallentato transito intestinale fa sì che le feci, rimanendo per più tempo nell’intestino, progressivamente diventino sempre più secche e dure, aggravando così la mancata emissione. All’inizio il micio non mostrerà sintomi e continuerà a mangiare. In questo modo produrrà sempre più feci che andranno ad accumularsi a quelle precedenti, fino a che tutto l’intestino non si ritrova intasato da feci. E’ a questo punto che compaiono i sintomi: anoressia, vomito, abbattimento, dolore addominale, dimagramento.

In media è in queste condizioni che i mici arrivano: la frase “Il mio gatto sta male da un giorno, massimo due” non è veritiera. In realtà il problema del gatto è iniziato giorni prima man mano che non produceva le feci, solo che il proprietario lo nota quando arriva in queste condizioni. Oltre a tutto ciò, le feci che progressivamente si accumulano provocano una dilatazione dell’intestino con anche la formazione di diverticoli e megacolon, il che peggiora la situazione.

Terapia

La stipsi nel gatto può presentarsi come un episodio singolo o essere un problema cronico. Come trattare la stitichezza del gatto? Prima di tutto spazzolandolo tutti i giorni per rimuovere l’eccesso di peli prima che venga ingerito e somministrando le apposite paste per il pelo tipo il Remover in modo da facilitare l’espulsione delle feci. Attenzione invece a non somministrare per bocca la vaselina liquida perché facilmente va di traverso, viene inalata e provoca broncopolmonite ab ingestis.

Nell’urgenza, se si è di fronte ad un caso lieve si possono somministrare dei prodotti che rendano le feci più morbide e poi si tratta di cambiare la dieta. Nei casi gravi si pone il gatto in anestesia (se le condizioni generali lo consentono) e si procede con dei clisteri di acqua tiepida, rimuovendo manualmente le feci. Nel contempo si somministrano liquidi per via endovenosa, in modo da reidratare il micio e le feci, rendendole più morbide. Successivamente si possono anche prescrivere farmaci che aiutano la motilità intestinale, altri che rendono le feci morbide e diete speciali iper digeribili.

Da ricordare poi che in caso di stipsi ostinata va esclusa la presenza di altre malattie concomitanti che possono essere associate a costipazione, come ipertiroidismo, diabete mellito, ernie, disidratazione, ostruzioni meccaniche dell’intestino.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Shanafin

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