Gatto che lecca i muri: cause e cosa fare
Avete notato che il vostro gatto lecca i muri? Questo comportamento anomalo potrebbe indicare diverse malattie.
Ci sono gatti che, fin da piccoli, hanno il vizio di leccare muri e pavimenti in maniera ossessiva. Tuttavia ci sono gatti che, di punto in bianco, cominciano a leccare i muri. E’ sempre bene non sottovalutare questi atteggiamenti perché potrebbe indicare l’insorgenza di un problema o comportamentale o fisico/metabolico. Andiamo dunque a scopre le cause di un gatto che lecca i muri e cosa fare in questi casi.
Gatto che lecca i muri: cause
Partiamo dai problemi comportamentali. Un gatto potrebbe leccare i muri a causa di un sottostante problema di ansia, stress, noia o frustrazione. Questo comportamento avrebbe i medesimi scopi del gatto che ciuccia ossessivamente una coperta o il nostro maglione. O anche ancora del gatto che fa il pane in maniera ossessiva. Con questi comportamenti ripetuti, ossessivi, il gatto rilascia endorfine per autotranquillizzarsi. Il fatto è che se il gatto ha bisogno di autotranquillizzarsi, c’è qualcosa che lo turba ed è un qualcosa che dobbiamo scoprire cosa sia.
A volte un gatto con nausea potrebbe leccare i muri o il pavimento, ma in questo caso dovreste vedere altri sintomi legati alla nausea come:
- leccamento ripetuto delle labbra
- conati di vomito anche a vuoto
- vomito vero e proprio
- inappetenza
Un’altra causa di gatto che lecca i muri è l’insorgenza di un’insufficienza renale cronica. Ci sono gatti che, come primi sintomi, cambiano la sensazione del gusto e cominciano a leccare anche cose non edibili. Si parla di pica e, a proposito di pica, un’altra causa è l’anemia.
Va da sé che se il gatto lecca il muro solo raramente, potrebbe semplicemente indicare che in quel punto c’è un odore o un sapore particolarmente allettante. Il problema sorge quando il gatto mette in atto questo comportamento con una certa regolarità.
Gatto che lecca i muri: cosa fare?
Se avete notato che il gatto lecca i muri troppo spesso o è un gatto che sin da quando lo avete preso con voi mette in atto questo comportamento, allora non attendente troppo e portatelo dal veterinario. Probabile che il vostro veterinario, dopo averlo visitato, vi proporrà degli esami del sangue per valutare se ci sia uno stato di anemia o di problemi renali alla base del comportamento. In base all’esito della visita e degli esami, poi, verrà impostata la terapia.
Se fosse tutto normale, allora si può procedere in due modi. O far visitare il gatto da un veterinario comportamentalista in modo da capire se stia agendo così per noia, ansia, stress o frustrazione o ripetere gli esami dopo un mese. Questo perché nei cani e gatti gli esami si alterano molto velocemente. Se voi e il vostro veterinario siete stati molto scrupolosi e avete fatto subito degli esami, è possibile che non si fossero ancora evidenziate delle alterazioni tali da giustificare una diagnosi di problema renale. In questi casi, se il dubbio permane, a seconda dello stato di salute del gatto, si ripetono a distanza di settimane gli esami: a volte, anche dopo solo una settimana, potrebbero esserci delle modifiche notevoli, tali da indirizzare meglio la diagnosi.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | Pixabay