Gattini abbandonati, cure e alimentazione
Purtroppo capita, all’interno di una scatola, abbandonati sul ciglio di una strada, o, nel caso di pietà, lasciati in un giardino “sicuro”, trovare una cucciolata di gattini lasciati al loro destino, triste e scontato senza una mamma che si prenda cura di loro, non dovrebbe capitare, eppure è prassi.Ma cosa fare nel caso il destino […]
Purtroppo capita, all’interno di una scatola, abbandonati sul ciglio di una strada, o, nel caso di pietà, lasciati in un giardino “sicuro”, trovare una cucciolata di gattini lasciati al loro destino, triste e scontato senza una mamma che si prenda cura di loro, non dovrebbe capitare, eppure è prassi.
Ma cosa fare nel caso il destino ci porti dei gattini con gli occhietti ancora chiusi? Per prima cosa dovremmo portarli a casa subito, avvolti in una coperta o maglione, il freddo è il primo nemico di questi cuccioli, bisogna creare una cuccia dove si sentano protetti, e chiamare un veterinario per assicurarsi della loro salute.
L’azione più complicata è sicuramente il loro nutrimento, il come e il cosa non sono certo fatti da sottovalutare, durante i primissimi giorni sarebbe bene nutrirli con una siringa senza ago, un contagocce o un biberon apposito, mentre il latte artificiale liofilizzato per animali è l’ideale, o in alternativa quello di mucca, parzialmente scremato, anche se poco nutriente e difficile da digerire.
L’operazione cibo deve venire ripetuta almeno 7 – 8 volte al giorno, ogni 3 ore, somministrando al cucciolo una quantità di latte pari a un cucchiaino di caffè, per poi aumentare le dosi e diminuire la frequenza. Il latte deve essere tiepido, 38 gradi circa, e bisogna munirsi di tanta, tanta, pazienza, proprio come con i cuccioli umani.