Gatti dipinti, quando il corpo del micio diventa una tela per scherzo
Gatti dipinti? Ma neanche per scherzo!
Perché dipingere i gatti? Già, ce lo chiediamo anche noi: perché? Qualche risposta, tanto discutibile quanto finta, si trova nel libro Why Paint Cats: the ethics of Feline Aesthetics, firmato dallo scrittore neozelandese Burton Silver ed illustrato da Heather Busch. Che il gatto sia degno soggetto di espressione artistica, da sempre celebre e celebrato in letteratura come in pittura, è fuori discussione ma far diventare il corpo del gatto una tela significa superare i confini tra musa e oggetto. In questo spazio si gioca il rispetto per il gatto ed il benessere animale.
Il volume descrive le tecniche per dipingere i gatti, proprio come fossero una tela su cui riprodurre dipinti più o meno famosi con tanto di indicazioni e costi: ripetere la pittura ogni tot giorni e così via discorrendo. Alle critiche ricevute dagli animalisti, il libro è scritto così bene da essere preso sul serio, i due replicano che le immagini del volume non raffigurano gatti dipinti realmente, si tratterebbe infatti di semplici fotomontaggi.
Why Paint Cats risale al 2002 e rientra nella trilogia dedicata da Busch e Silver ai gatti e all’arte, che include Why Cats Paint e Dancing with Cats. Dal secondo è nata un’applicazione iPhone CatPaint. Certo, un conto è far dipingere i gatti, un conto è dipingere i gatti.
I veterinari, ad ogni modo, pensano sia una pessima idea usare il corpo del gatto come tela e dal momento che in tanti hanno preso sul serio l’estetica felina descritta nel libro c’è poco da scherzare. Anche se si usano tinture atossiche e naturali, infatti, il rischio che qualcuno emuli quanto rappresentato nel libro con pitture tossiche, estremamente pericolose per il gatto, è molto alto e mica così improbabile: in Cina trasformano già i cani in panda e tigri dipingendone il mantello e senza andare tanto lontano, in Italia, a Venezia, colorano persino i poveri piccioni. D’altra parte, chi ammira la bellezza del gatto, i veri estimatori intendo, non hanno bisogno di imbrattarlo e trattarlo come un quadro e mai si sognerebbero di sporcarne il più piccolo pelo. Neanche per scherzo.
Via | Canidae Pet Food; Snopes
Foto | Snopes