Gattari da legare: Vento del nord
Passeranno anche quest'autunno e quest'inverno.
Non sono un’esperta ma, a occhio e croce, quello che soffia stamattina rendendo il cielo terso e l’aria gelida è vento di tramontana (magari è grecale, chissà). Mi piace: se resto in casa, posso fingere che sia una bella giornata. L’importante è non uscire ma, stamattina, la sventurata uscì. A parte la sensazione immediata di spilloni gelati nelle tempie, devo dire che mi sono goduta la passeggiata nel paesino. Perché? Per i gatti, naturalmente.
Il vento ha spazzato via le nuvole e la nebbia dei giorni scorsi è un ricordo (per ora) e, dal cielo, faceva capolino un sole un po’ al neon, ma comunque sole. In ogni chiazza soleggiata, c’era un gatto che, come me, si illudeva di scaldarsi. Beh, eravamo abbastanza simili: testa infilata nelle spalle, collo retrattile, occhi semichiusi e stoica sopportazione di peli/capelli scompigliati. Avrei voluto fermarmi con uno di loro, su un tronco o su una staccionata, ma poi ho avuto paura che i proprietari della staccionata avrebbero chiamato i carabinieri. Quindi, dovrò appollaiarmi sul mio balcone. Che fretta c’era, maledetto autunno… Scirocco, torna da me. E dai gatti.
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