Gattari da legare: Un nuovo boss in città
Come ogni autunno, ho messo a dimora dei bulbi che non vedranno mai la luce del sole.
Più che mettere a dimora, li seppellisco. Quest’operazione non va mai a buon fine per due motivi: non ho il pollice verde e, in secondo luogo, i gatti li intercettano e infieriscono sulle salme dopo averle dissotterrate. Nonostante ciò, diabolicamente persevero.
Scelgo un orario in cui non ci sono gatti in giro. Rimuovo con attenzione una zolla erbosa, per non far scoprire (nelle mie speranze) la terra smossa. Pianto tutto in fretta e furia e ricopro. Un anno li ho piantati a testa in giù, ma questa è un’altra storia. Dopo aver portato a termine la funzione, questa volta, mi sono guardata in giro soddisfatta come una ladra vittoriosa. E l’ho visto.
Il gatto rosso di una coppia di vicini: sornione, bellissimo, con gli occhi che mi dicevano: “Io so. Li ho visti”. Questo gatto ha fatto terrorismo psicologico sin dal primo giorno: abituato a entrare in casa dalla ex proprietaria, mi appare all’improvviso dietro un’imposta, apro una porta ed è lì, immobile. La cosa peggiore la fece appena trasferiti: in giardino c’era una piccola vasca con un unico pesce rosso. Adagiata sul bordo, una piccola lisca ripulita. E lui lì, che mi guardava impassibile mentre facevo la macabra scoperta. I miei bulbi faranno la fine della lisca. Ho capito chi comanda, in questo quartiere.
Foto |Flickr