Gattari da legare: tutti insieme felinamente
Lo so, è capitato anche a voi.
Fuori fa freddo. In casa c’è una bella temperatura. I vostri gatti sono sul divano a dormicchiare e, a un certo punto, uno sembra svegliarsi all’improvviso con l’unico scopo di leccare l’altro e mordicchiarlo. Come se, nel sonno, si fosse improvvisamente ricordato di avere un compito. Voi resistete tre secondi netti, dopo di che vi inginocchiate e avvicinate il vostro viso al loro implorando una coccola.
Le alternative sono due: il gatto, particolarmente mite di indole, vi asseconda e inizia a leccare anche voi sul naso, facendovi un ottimo peeling con azione meccanica che archivia immediatamente lo scrub acquistato in erboristeria. Secondo scenario possibile: il gatto è infastidito, cerca un modo per scendere dal divano dribblando la vostra presa e finge di andare a controllare se sono rimasti croccantini nella ciotola. Umiliazione e senso di abbandono si impossessano immediatamente di voi, che cercate di ripiegare sul gatto addormentato, che nemmeno finge di voler aprire gli occhi.
Questo disperato bisogno del gattaro di sentirsi parte del branco è irrefrenabile. Il fatto che pochi felini vivano in un vero e proprio branco, però, non lo scoraggia. Lui vuole essere un gatto. Non viene umanizzato il gatto, viene felinizzato l’umano. Le vie di Bastet sono infinite.
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