Gattari da legare: Tre chili e mezzo: che faccio, lascio?
Gli appelli per le adozioni mi fanno sempre riflettere.
Spesso, leggendo gli appelli per le adozioni, scopro spaccati di umanità varia che mi fanno riflettere. Ci sono richieste che mi commuovono: persone che cercano una compagnia per il loro cane o gatto perché hanno appena perso uno dei loro amici quadrupedi, e il compagno sopravvisuto si è intristito.
Ci sono poi quelli che chiedono gatti a pelo lungo grigio perla, tra i 3,4 e i 4,2 chili, con occhi leggermente allungati e pagliuzze dorate nell’iride. Ah, possibilmente tra i 72 e i 94 giorni di vita. Quando vado in un negozio a scegliere un vestito sono meno esigente, giuro. Anche quando ho cercato casa avevo meno richieste. Magari l’associazione cui questi precisissimi adottanti si sono rivolti riesce anche a soddisfare il 90% delle richieste e, timidamente, aggiunge: “però il gattino ha 4 mesi: va bene lo stesso?”. “Ah, no. mi dispiace, lo cercavo proprio di 92 giorni. Pazienza”. Ecco, forse un adottante così è meglio perderlo che trovarlo, che poi magari il gatto si prende il raffreddore e loro te lo riportano perché pensano sia in garanzia…
Io non ho mai scelto i miei gatti. Per esempio, desidero ardentemente un gatto rosso, ma non mi è mai capitato. Non mi metto a sindacare sul fatto che si voglia un animale in particolare, che lo si desideri con determinate caratteristiche. Però, ogni tanto, guardarsi intorno e non fissarsi con l’eterocromia degli occhi potrebbe aprire porte che nemmeno immaginate. Potrebbe aprire le porte di un gattile o di un canile, innanzitutto.
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