Gattari da legare: Scene già viste
Spazzolare i gatti: coccole, graffi e un'immensa pazienza
Ieri mattina ero nell’autobus, ferma a un semaforo. La mia attenzione è stata catturata da una ragazza su un balcone, accucciata e con qualcosa in mano. La scena aveva un che di noto e sono un’impicciona, quindi mi sono raddrizzata per vedere meglio.
Ai piedi della ragazza c’era qualcosa, che assorbiva i suoi pensieri; a un certo punto l’ho vista fare una smorfia di dolore, sollevando il braccio destro brandendo una spazzola con aria minacciosa. Non sentivo quel che diceva, ma lo sapevo già, perché un attimo dopo il qualcosa ai suoi piedi ha afferrato la spazzola con protervia, avvicinandola a sé.
La vittima umana ha visto sbollire la rabbia e sparire il dolore in un secondo, ed era già di nuovo pronta a sacrificare la propria mano alla dea Bastet: ha ripreso a spazzolare il gatto con dolcezza, dimenticando quell’odioso gesto tipico di molti gatti che, desiderando essere spazzolati come, dove, quando e con l’intensità che dicono loro, ogni tanto si ribellano mollando una zampata. Noi gattari siamo abituati ad assecondare e sopportare le bizze della nostra dea.
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