Gattari da legare: prigionieri consenzienti
Facciamo un sacco di cose, per i nostri gatti.
Siamo tutti ostaggi dei nostri gatti, ammettiamolo. In casa mia, per esempio, non si spostano un tappeto o una sedia perché un determinato gatto li gradisce in quella posizione. Posizione che, solitamente, è in netto contrasto con la nostra comodità. Il tappeto è in un punto pericoloso ed è perennemente mezzo arrotolato perché a loro piace così, la sedia è in mezzo alle scatole e ci costringe a fare giri lunghissimi…
A proposito, le scatole. Chi di noi non ha tenuto uno scatolo di cartone tra i piedi fino alla sua totale distruzione? “Non buttarlo, ci giocano i gatti!”, e per settimane la casa è un ricettacolo di piccoli pezzi marroni.
Siamo un po’ più rigidi solo quando ci portano prede per ringraziarci e contribuire all’economia domestica. E, chi vive in campagna, sa che non mi riferisco a mosconi. In quei casi, magari, diventiamo egoisti e facciamo sparire il corpo del reato. In fondo, lo portano per noi, no? Possiamo sempre dire che lo abbiamo mangiato e che era delizioso.
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