Gattari da legare: Ospiti, ospitati e ospitanti.
Le diverse reazioni di cani e gatti all'arrivo di ospiti
Sarà capitato a tutti voi, o quasi, di fare visita a un amico che ha un cane. Quando capita a me, gli scenari possibili sono due: il primo, prevede un cane di taglia variabile che mi abbaia contro. Il padrone, quindi, sarà impegnato a mantenere con una mano l’asociale cagnetto mentre, con l’altra, tiene la maniglia della porta per assicurarsi che la sottoscritta non fugga. Le frasi di circostanza sono più o meno: “non ti preoccupare, non morde, vuole solo conoscerti!”. Il fatto che lo conosca dai tempi del liceo è secondario, ognuno ha i suoi tempi…
Il secondo scenario è anche peggio: io sul divano, con il cane seduto di fianco che mi alita sul viso in cerca di una carezza. Se sporgo una mano, per afferrare una tazzina o un posacenere, questa verrà subito intercettata dall’animale con manie di protagonismo. Ogni tanto mi capita qualche cane normale ma, in linea di massima, essere studiata e braccata in maniera così poco discreta non mi fa mai sentire a mio agio.
Quando vado a trovare un gattaro, invece, o quando qualcuno viene a trovare la sottoscritta, il problema è quello opposto: i gatti si dileguano. La frase che più temo è: mi fai vedere i tuoi gatti? Come se fosse facile! I miei gatti si fanno trovare sull’uscio solo quando torna una di noi altrimenti, se sentono la voce di qualche estraneo, svaniscono in una dimensione parallela. Capita, a volte, che qualche ospite scatti in piedi perché, all’improvviso, ha sentito qualcosa vicino al piede. Altre volte, quando sono in vena di massima socializzazione, uno di loro mi viene a chiamare, se l’ora di cena si avvicina e io mi sto attardando a parlare: si affaccia, miagola e se ne va.
Non tutti i gatti sono così, me ne rendo conto. Sono entrata in case dove i gatti continuavano a dormicchiare degnandomi appena di uno sguardo, ma posso affermare con sicurezza che mai un gatto estraneo mi è venuto incontro. Eppure, a volte, mi piacerebbe che i miei micioni ruggissero minacciosi all’arrivo di qualche ospite. Un ruggitino piccolo piccolo, tanto per poter dire “non ti preoccupare, non dilania nessuno, vuole solo conoscerti!”.
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