Gattari da legare: Mando i figli in colonia
Un vero gattaro non nega mai a nessuno l'ospitalità.
Eccoci qua. Non avevo fatto in tempo a parlarvi della cucciolata adottata da mia madre che me ne sono trovata una anch’io. È come se avessi un sito internet consultabile dai gatti: “Per i tuoi parti, ti accoglieremo in un ambiente caldo e confortevole. L’albergo è in una posizione tranquilla e dotato di ampio giardino, dove i più piccoli potranno giocare in sicurezza e dove potrai insegnare loro a scannare uccellini e lucertole. Particolare cura viene riservata ai pasti: l’albergo è dotato di un ristorante aperto 24 ore, e potrai scegliere tra pasti caldi o piatti freddi. Vieni a trovarci! Le spese di soggiorno e assistenza veterinaria sono a nostro carico!”.
Insomma, ho altri quattro ospiti. Dopo aver tirato un sospiro di sollievo, perché tre sono maschi e la sterilizzazione costa meno, mi sono dedicata a pensieri meno biechi. I sorcetti vivono per la maggior parte del tempo sotto la pedana di legno che ho fuori, ma hanno già capito che è bellissimo distruggere le piante e che è favoloso infierire sulle scarpe lasciate incautamente sulla soglia. Dalla finestra è visibile il sacchetto di croccantini, che hanno imparato a riconoscere. Così, solo sulle due zampe posteriori e in un equilibrio che definire precario sarebbe caritatevole, scavano con passione contro i vetri, sperando di aprirsi un varco tra i doppi infissi.
Come diciamo al Sud, dove mangiano in 8 mangiano in 12, e sono entrati nella famiglia. A volte, ci sono state persone che volevano adottare un gattino, e che hanno superato gli interrogatori di terzo grado preaffido, durante i quali do il peggio di me. Ma la mia diffidenza mi ha sempre ben guidata. Il problema dei gatti in colonia, che spesso ci porta a cercare adottanti almeno per i cuccioli e raramente a trovarne, è sempre lo stesso: le automobili. Siccome noi Italiani siamo tutti piloti, corriamo sulle strade secondarie, e pazienza se ci scappa il morto. Resto sempre dell’opinione che, guidando, un animale ti si possa parare davanti all’improvviso, anche se vai a 20 km/h. Ma, in ogni caso, le regole della fisica non le ho inventate io: minore è la velocità, minore sarà lo spazio di frenata, maggiore sarà la tranquillità di noi gattari. E io non vi verrò a cercare.
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