Gattari da legare: Liz Taylor, la gatta sul tetto che scotta
Ieri è morta la “gatta” più famosa del cinema, e noi gattare non potevamo non renderle omaggio. Nel film di Richard Brooks, tratto da un dramma di Tennessee Williams, Elizabeth Taylor interpretava Maggie, donna sposata a un ex atleta alcolizzato e incatenato al ricordo di un suo compagno di squadra, suicidatosi anni prima. Sullo sfondo […]
Ieri è morta la “gatta” più famosa del cinema, e noi gattare non potevamo non renderle omaggio. Nel film di Richard Brooks, tratto da un dramma di Tennessee Williams, Elizabeth Taylor interpretava Maggie, donna sposata a un ex atleta alcolizzato e incatenato al ricordo di un suo compagno di squadra, suicidatosi anni prima.
Sullo sfondo della tenuta del suocero, nel sud degli Stati Uniti, il dramma di Maggie è quello di una donna rifiutata dal marito, verosimilmente omosessuale e in preda ai sensi di colpa per la morte dell’amico. Maggie, agguerrita nel voler difendere il proprio matrimonio, afferma di sentirsi come una gatta su un tetto che scotta, ma una gatta che giù non vuol cadere, e che rimarrà aggrappata a quel tetto fino a essere riconosciuta, dal vecchio suocero malato, come l’unica persona “viva” in quella famiglia.
Su Petsblog ci siamo già occupati in passato dello stretto legame tra donne e gatti, e Maggie sembra esserne l’esempio più lampante, in quello che è l’immaginario comune, che vede la donna come un felino, pronto a fare le fusa e a graffiarti un attimo dopo, tenace negli agguati alla preda e feroce nel non mollarla. O, semplicemente, Maggie è una donna con dei cognati insopportabili e un marito che ama piangersi addosso: a quel punto, chiunque di noi tirerebbe qualche graffio.
Foto | Flickr