Gattari da legare: La gattara impicciona
Questa è una settimana impegnativa per i gatti: è iniziata con la loro festa e ha dato un primo assaggio di primavera. A casa mia, tutto ciò si è tradotto in spruzzatine varie sulle imposte, fatte da chissà chi.
In realtà, una mezza idea ce l’avrei: da un po’ vedo spesso in giro il gatto non sterilizzato di una casa vicina. Un vero prepotente, che sembra aver messo in riga anche il gatto boss del quartiere, che si è rivelato davvero un tipino sensibile e a modo.
Questo nuovo gatto è meraviglioso come tutte le canaglie del suo stampo, ma mi irrita trovarlo sulla tettoia del portone di ingresso, che mi guarda come se mi facesse un favore a farmi entrare.
Che cosa intendo fare? Assolutamente nulla. È una situazione nuova, per me: c’è un gatto che gironzola nei paraggi (anzi, due), ma per la prima volta non devo preoccuparmene. Qualcuno lo nutre, gli dà un tetto, e non è un micio in difficoltà del quale prendermi la responsabilità. È proprio una situazione esaltante!
Da quando sono nata, per me, nuovo gatto in libertà voleva dire nuovo gatto nella colonia. E adesso, finalmente, mi sento libera di guardare un gatto senza farmene carico. Il problema è di un altro. Certo, andrebbe sterilizzato, secondo me. Quando inizia la stagione degli amori rischia di allontanarsi, finire investito, rimanere ferito. Ma non è un mio problema. Adesso che ci penso, ha le orecchie un po’ sporche, magari sono acari. Avrebbe bisogno di una visitina… Ma non sono affari miei. Non è affar mio nemmeno quel graffio che ha sull’occhio. Si sarà azzuffato. Certo, non è sterilizzato! Magari potrei fare una passeggiata con mia figlia verso la casa del gatto… Chi diffida di una signora (giovane, eh!) con passeggino! Giusto due chiacchiere: “Ah, quel gatto è suo? Bello! Dove l’ha sterilizzato? Ah, non l’ha fatto? Ma sa cosa dicono della sterilizzazione? Uh, guardi! Cos’è quel brutto cerume? Non l’aveva notato? Ma, magari, giusto un giretto dal veterinario…”.
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