Gattari da legare: La gattara e la solita solfa
In molti appelli per adozioni di gatti, si legge "no giardini".
Il problema, però, è che io non ho mai adottato un gatto, è stato sempre il contrario. Uno dei motivi per cui io e la mia famiglia veniamo scelti è proprio la facilità nel raggiungerci: sempre piani terra o case singole. Dovete poi pensare che, a parte due o tre gatti “residenti” fissi, i gatti dei quali ci occupiamo sono di colonia e, anche se non dovrebbero, entrano ed escono a loro piacimento.
Un gatto libero di uscire (o, nella maggior parte dei casi che ci riguardano, libero di entrare), probabilmente si diverte di più, ma ha anche maggiori probabilità di ammalarsi o di venire investito. Ieri sera siamo usciti in auto, e ho perso il conto dei gatti che ci hanno attraversato la strada. Erano tutte stradine secondarie di collina, e quei gatti erano sicuramente “di famiglia”. C’è stato ovviamente anche un gatto nero che ci ha tagliato la strada, ma noi ne siamo sempre molto felici, perché un gatto nero che attraversa porta bene e, quando ne vedo uno, faccio sempre la corsa per essere la prima a passare. La gente sembra sempre ben disposta verso questo mio egoistico desiderio di prendere tutta la fortuna per me. Che carini, sono altruisti.
Il punto è: quanti infarti sfioro ogni sera di primavera o d’estate in cui esco? Tanti. Anche se andiamo piano, l’ansia non mi abbandona mai. La cosa bella è che mi arrabbio coi gatti, urlando al loro indirizzo: “Ma guarda prima di attraversare! Ma dove te ne vai a quest’ora?”. Il mio compagno si è abituato, la ritiene una cosa abbastanza normale che io abbassi il finestrino e rimproveri i mici.
Purtroppo c’è poco da fare, se non andare pianissimo in auto. Ogni anno vi ripresento questa solfa dei gatti che, soprattutto col bel tempo, vanno in giro. Mi dispiace, ma è più forte di me: il terrore quando sono in auto letteralmente mi attanaglia. Non correte, state attenti a eventuali bagliori sul ciglio della strada: molto probabilmente sono di un gatto che va a godersi il fresco della sera o un bel bocconcino di sorcetto di campagna. Salvate una gattara, non investite un gatto.
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