Gattari da legare: Il gattaro dimezzato
Il gattaro dimezzato non è un omaggio a Calvino: è una reale e pietosa condizione di chi, ai gatti, concede ogni cosa. Il gattaro non ha una metà malvagia che vaga per il mondo, ma ha due metà da impiegare in modo alternato. L’esempio più lampante riguarda la visione binoculare: guardate la televisone, il micio […]
Il gattaro dimezzato non è un omaggio a Calvino: è una reale e pietosa condizione di chi, ai gatti, concede ogni cosa. Il gattaro non ha una metà malvagia che vaga per il mondo, ma ha due metà da impiegare in modo alternato. L’esempio più lampante riguarda la visione binoculare: guardate la televisone, il micio vi salta in grembo. Dopo aver compiuto con impegno e serietà svariati giri su se stesso, drizzerà la coda. La coda andrà a interporsi tra uno dei vostri occhi e lo schermo o, nella migliore delle ipotesi, sarà esattamente parallela al naso, spingendovi a un involontario strabismo.
Partendo dalle circostanze del primo esempio, se ne può fare un altro: il gatto cercherà in tutti i modi di scavare tra l’ascella e il petto del gattaro, fino a provocare una paralisi della parte superiore del corpo. Il problema delle gambe è stato affrontato qui molte volte: consiglio ai gattari di godersi l’immobilità forzata durante le ore d’ufficio, perché la rimpiangeranno.
Una situazione che si crea spesso, soprattutto tra i gattari studenti, è quella del mono-braccio: con una mano si girano le pagine, si prendono appunti e si mangiano i crackers, con l’altra si accarezza il gatto. L’abilità del gattaro, però, arriva a vette olimpioniche durante la stesura della tesi: usare la tastiera, sfogliare la bibliografia, battere le maiuscole e inserire caratteri speciali con una sola mano (sinistra per i destrorsi, destra per i mancini, ovviamente), raggiungere risultati che fanno apparire Rachmaninov un principiante e, certo, mangiare i crackers, diventa un’impresa che potrebbe far slittare la data della discussione.
Ci sono poi delle varianti speciali, che riguardano chi ha più di un gatto. Tra queste, ricordo il “supera la notte”: servono tre gatti contro un giocatore umano, steso nel letto. Un gatto deve bloccare la respirazione dormendo sul torace, un altro blocca la digestione dormendo sullo stomaco e il terzo fa da jolly, bloccando un arto alla volta. Notate bene: il secondo gatto si posizionerà sullo stomaco solo dopo una cena particolarmente pesante. Ma, se siete gattari da legare, non vi dispiacerà essere legati.
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