Gattari da legare: I gatti col tempo che scotta
Imitare i gatti per trovare riparo dal caldo.
Come vi avevo raccontato la scorsa settimana, per trovare un po’ di refrigerio imito i gatti, accoccolandomi nei loro posti prediletti. In realtà, è tutta una scusa, visto che non soffro il caldo: fingo per poter stare più vicino ai bimbi.
Ieri sera, il mio compagno è rientrato e si è trovato di fronte la solita scenetta: io e quattro gatti stesi per terra. Accampando la scusa di voler stare vicino a me, che volevo stare vicino ai gatti, si è steso anche lui sul pavimento. Il fatto, però, è che ci è rimasto anche dopo che noi ci eravamo alzati. Giurerei, anzi, di averlo visto dormire.
Dopo un po’ si è attrezzato per rendere la permanenza più confortevole, trasformando il mio soggiorno in un’imitazione di quelle stampe che ritraevano gli harem come luoghi di mollitie, con odalische sdraiate su cuscini, ignorando quale inferno di strepiti di bambini e donne indaffarate fossero quei ginecei lontani.
La mia odalisca col fisico da armadio quattro stagioni sta imparando l’ozio felino: meglio tardi che mai. Vorrei provare a farmi trovare appollaiata sui pensili della cucina e vedere se mi segue, ma sono troppo stretti. Vado a infilarmi nel sottoscala dei vicini.
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