Gattari da legare: Ho sognato un gatto
Sogni con gatti: le strampalate interpretazioni degli "esperti".
“Ho sognato un gatto”: non so quante volte ho pronunciato questa frase. I gatti hanno fatto parte del mio quotidiano fin da quando ero piccola, e per me sognarli è come sognare gli amici o i professori del liceo. Con le dovute differenze, naturalmente: amici e gatti sono i benvenuti, nei miei sogni. Spesso i gatti sognati sono i miei e, a volte, parlano con scioltezza o interagiscono da pari con i bipedi presenti. Anni fa sognai di essere aggredita da un cobra con la testa pelosa e, svegliandomi, mi ritrovai sullo stomaco uno dei miei amati gattini che non ci sono più, e che aveva le due zampette posteriori paralizzate.
Altre volte, invece, sogno di cambiare la lettiera a dei neonati urlanti e, al risveglio, il mio naso mi conferma ciò che il subconscio mi ha suggerito. Essendo generalmente e noiosamente scettica di natura, spero sempre che un sogno possa rivelarmi chissà cosa e farmi abbandonare ogni dubbio su ciò che non è visibile; mi lancio, così, in ardite e infruttuose ricerche in rete su quanto ho sognato. Nel corso di queste ricerche sull’interpretazione dei sogni con protagonisti i gatti, ho scoperto che sono un uomo molto sensibile. Ho tradito amici, fidanzati e parenti che, a ben vedere, avevano fatto lo stesso con me. Più volte mi sono ammalata gravemente, pur avendo un corpo elastico e scattante.
Sono distruttiva e creativa, ho problemi con mia madre ma sono in armonia con l’universo femminile, sono una squilibrata equilibrata, mi odio essendo in pace con me stessa e, naturalmente, sono sempre sull’orlo del tracollo finanziario anche se i ladri che mi sono stati oniricamente preannunciati ancora non lo sanno. In ogni caso, poi, tutti parlano male di me. Quante cose ho scoperto su me stessa! E io che pensavo di sognare i gatti solo perché me ne dormivano tre sul letto contemporaneamente!
Foto | Flikr