Gattari da legare: Giardino, dolce giardino
Avete un giardino? Possedete un dondolo, delle sedie da giardino? Allora ve le sarete ritrovate piene di improntine.
I gatti sono e arrivano ovunque: anche se voi non ne avete, anche se i vostri vicini non ne posseggono, un giorno vi ritroverete con la busta dell’umido distrutta, col parabrezza decorato da una fila di zampette e con i cuscini della panca in cortile sporchi. Non si scampa.
Chi ha gatti sopporta questa situazione come effetto collaterale ma, chi i gatti non li ama e non li ha, potrebbe infastidirsi per la carne messa a scongelare e mordicchiata sulla finestra aperta. La rabbia e la frustrazione di alcuni potrebbero accentuarsi perché, se fai fuori un centinaio di mosche con lo spray, nessuno ti dice nulla. Ma, se provi a toccare un gatto, ti trovi i carabinieri alla porta. O un gattaro, che è molto peggio.
Io seguo una filosofia di vita semplicissima: non voglio ulcere, quindi mi arrendo ai guai che combinano i gatti. Li ho voluti io. Evito anche di arrabbiarmi quando quel malefico sorcio si frega i miei bulbi di tulipani, lasciando buchi nella precisissima fila che ho piantato.
Se i cani dei vicini sfondano la recinzione (o i miei timpani), pazienza: stanno facendo il loro mestiere. Odio anche il gallo che lancia grida strazianti a ogni ora, convinto di cantare con grazia. E non parliamo degli uccelli, cui andrebbe insegnato l’uso della lettiera. Ma ho deciso di vivere in mezzo alla natura, e questo è il prezzo. Sia ben chiaro: l’ho fatto per mia figlia, io starei bene in una megalopoli. Ma è stata comunque una mia scelta.
Se hai un giardino o un bel terrazzo, vuol dire che ti piace stare all’aperto: e all’aperto ci sono insetti e animali, è inutile che ti incavoli. La cosa più bella sono le strategie adottate per mandare via i gatti, strategie spesso applicate anche da proprietari di esercizi commerciali. Innanzitutto, i litri di ammoniaca. Credetemi: se volete che tutti i gatti della città vengano a fare pipì vicino casa vostra o sulla soglia del vostro negozio, spargete ammoniaca. C’è poi il mistero delle bottiglie piene: vi è mai capitato di vedere delle bottiglie per terra, vicino alle saracinesche? Ecco, so che le mettono contro i gatti. Non ne ho capito il motivo: una volta qualcuno mi disse che il gatto, vedendo il proprio riflesso, si spaventa e va via. Non riuscii a rispondere nulla, aprivo e chiudevo la bocca, ma non uscivano suoni.
Mi è anche capitato di lavorare in un posto dove i gatti venivano ogni notte a segnare a modo proprio il territorio. In piena città. I miei colleghi si convinsero che a puzzare fossero le piante che avevamo in due grossi vasi . Figuriamoci, io avvaloravo questa tesi: “sì, certo, sono ‘ste piante. Che schifo”. Era puro afrore di gatto maschio, ma lo avrei coperto senza pudore.
A chi si lamenta dei gatti che entrano nel giardino vorrei fare solo una cosa: portare tutta la fauna australiana davanti casa. Lì sì che si ritrovano “roba” strana tra i cespugli. Strana e, generalmente, letale. Oppure vorrei accontentarli, e lasciarli per un mese in un mondo senza gatti. Chissà, forse troverebbero un mondo pieno di topi più tollerabile.
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