Gattari da legare: Gatti, insetti, mezzi infarti e stregoneria

Non che inizi a urlare in preda al panico, ma non posso nemmeno dire di chinarmi ad accarezzare uno scarafaggino, se lo vedo. E ho l’impressione che i gatti sappiano di questo mio problema, altrimenti non si spiega perché debbano farmi venire dei mezzi infarti.

In che modo? Arrivando silenziosi e passandomi delicatamente la coda sul piede, per esempio. O avvicinandomi il nasino umido al viso mentre dormo. Non vi è mai capitato di fare un balzo pensando “Oddio, cosa mi sta camminando sulla gamba?”. Non è necessariamente un bruco pelosissimo, ma spesso si tratta dei nostri amici impegnati nelle loro imitazioni perfette. Una volta mi trovavo in una caldissima capitale di una caldissima nazione, piena di blatte sovradimensionate. Ferma nell’aspettare un taxi, sentii qualcosa sul piede lasciato libero dal sandalo. Feci un balzo all’indietro di un metro circa, prima di essere rimproverata da un locale: “Ma è solo un cucciolo!”. Un cucciolo di blatta, che faccio, me lo sbaciucchio? Era un micetto microscopico, che vergogna. Vaglielo a spiegare al tizio, che sono gattara…

Quando non sono impegnati a imitare insetti (ma sono convinta che lo facciano per migliorare la mia pigra circolazione, mettendomi in moto il sangue), i gatti hanno altri modi per metterci in relazione col sovraffollato mondo degli insetti. Quando non ce li portano in casa, infatti, li possono sempre lasciare a portata delle nostre zampe.

Ieri mia sorella doveva pulire una delle cucce della colonia, quella utilizzata dai gatti più giovani, e già sapeva. Dopo averlo fatto, mi ha fatto l’elenco completo dei “resti” rinvenuti, e sembrava l’elenco degli ingredienti per una pozione magica: code di lucertola, zampe di non so cosa. Secondo me, chi metteva in relazione gatti, gattare e stregoneria era vittima di un fraintendimento. Avrà visto una di noi pulire una cuccia.

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