Gattari da legare: Gatti e donne prevedono la pioggia
In Giappone c'è un posto dove il numero di gatti supera quello degli uomini.
Tashirojima è un villaggio di pescatori, dove i felini vennero inizialmente introdotti per cacciare i topi, per poi entrare a far parte della comunità in quanto “portafortuna” e capaci di prevedere l’arrivo delle tempeste. Questa storia che i gatti prevedono i cambiamenti del tempo mi ha sempre affascinata: in molte culture c’è uno stretto legame tra meteo e felini, in grado di preannunciare, col loro comportamento, ogni singola variazione. Noi stessi diciamo che, se un gatto si lava il viso con la zampina, è in arrivo un temporale.
Bene, io ho sempre visto gatti che iniziano a fare le pulizie appena svegli e terminano solo quando vanno a dormire, e a quest’ora l’uomo dovrebbe essere sparito dalla faccia della Terra, inghiottito dal secondo diluvio universale. C’è chi dice che ci sia correlazione tra il gesto di lisciarsi il pelo e l’aumento di cariche elettrostatiche. Ciò può essere facilmente dimostrato dalle parolacce che potete ascoltare in prossimità dei negozi di parrucchieri poco prima di (e anche durante) un temporale. In realtà, anch’io inconsciamente prevedo la pioggia, perché prendo appuntamento per tagliare i capelli sempre quando sta per piovere. Anche se prenotassi il 15 di agosto in un salone di bellezza dell’Erg tunisino, uscirei e inizierebbe a piovere.
La mia ignoranza in fatto di meteorologia, fisica, chimica, geografia astronomica, addizioni, moltiplicazioni, sottrazioni e divisioni è proverbiale, ma devo ammettere che i miei gatti pasciuti non mi hanno mai saputo dire un granché sui fenomeni atmosferici in arrivo. Sono sicura che, in quanto esseri superiori, siano perfettamente in grado di prevederli: il fatto è che a loro non importa un fico secco di condividere con noi ciò che sanno. O, almeno, non interessa ai miei gatti: in inverno hanno le cucce calde, in estate l’ombrellone aperto a fare ombra. Oramai, l’unica cosa che prevedono è che io li servirò e riverirò.
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