Gattari da legare: Emergenze animali, così lontane, così vicine
L'uomo è uno strano, contraddittorio essere.
Ancora non si è posata la polvere (legittima) sollevata per i massacri di animali al festival di Yulin, che ha visto l’indignazione e la rivolta delle associazioni animaliste, innanzitutto cinesi. Io direi, però, a questo punto, di fare un’altra levata di scudi, cavalcando l’onda: una levata di scudi “domestici”, che riguardi l’emergenza cuccioli, che in questo periodo toglie il sonno ai volontari.
Qualsiasi associazione, da nord a sud della penisola, in questi giorni sta avendo a che fare con la periodica piena di cani e gatti nati spesso da animali di proprietà non sterilizzati. A parte le lamentele dei diretti interessati, che si fanno carico economico ed emotivo del problema, non mi sembra che all’italiano medio importi un granché.
Eppure i rifugi scoppiano, e gli appelli sono passati da “urgenti” a “disperati”. Molte associazioni sono davvero allo stremo, e la maggior parte non riceve alcuna forma di sovvenzione, ma si mantiene con piccole donazioni private. Certo, le foto che vediamo non sono quelle di animali stipati all’inverosimile e maltrattati, ma solo perché le immagini che vediamo sono quelle delle cucciolate sottratte al destino peggiore. Per ogni cucciolata messa in salvo, chissà quante sono state fatte sparire e in che modo, e chissà quante altre sono destinate a fare una brutta fine a causa di auto, malattie, violenze. Ci sono stragi sotterranee, costanti, quotidiane, più insidiose, delle quali non ci rendiamo conto.
Per questo, italiano indignato medio dietro la tastiera, fai un altro sforzo: condividi almeno gli appelli di adozioni e i post in cui si spiega la necessità della sterilizzazione. È facile. Come firmare una petizione per fermare Yulin.
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