Gattari da legare: E Fufi come sta?
Quando incontrate qualcuno che non vedete spesso, gli chiedete della famiglia: genitori, coniugi, figli.
Se la persona in questione ha animali, vi informate della salute di questi ultimi. O no? Se a vostra volta avete un cane, un gatto, un pappagallo o un maialino vietnamita, glielo chiederete eccome. Anzi, a volte la domanda sul pet precede quella sui familiari.
La cosa divertente (o incomprensibile, per chi non ha animali), è che il nostro interlocutore darà informazioni dettagliate e racconterà aneddoti, come quelli che raccontano le nonne sui nipotini. Provate a chiedere a mia madre o a mia suocera come sta mia figlia: vi terranno bloccati con racconti interminabili di cose inutili che a loro sembrano stupefacenti, mentre direte a voi stessi: “Madonna mia, avevo solo chiesto per educazione!”. Stessa cosa per i proprietari di animali (soprattutto gattari).
So cosa mangiano, cosa rompono e dove dormono i gatti di tutti i miei conoscenti gattari. So che carattere hanno, cosa odiano e chi odiano. So che malattie hanno avuto e come e dove sono stati adottati. Ed è perfettamente normale, perché non chiedo mai “solo per educazione”. Voglio realmente sapere come stanno.
Se scrivo gli auguri di buon Natale, buon anno o buona Pasqua, includo i pelosi. E in base alla risposta mi faccio un’idea precisa del proprietario: se mi viene data una risposta frettolosa, avanzo dubbi sulle qualità “genitoriali”. Purtroppo, non tutti i proprietari sono uguali: alcuni adottano senza pensarci. Non dico che siano per forza cattivi adottanti. Gli animali hanno un tetto, del cibo e delle cure adeguate, eppure… Eppure vengono considerati familiari di serie B. Ho la sensazione che non venga loro tributato l’amore necessario. “E da una risposta secca pensi di poter giudicare delle persone?”, direte voi. Che volete che vi dica… Ho un’età, ne ho viste tante. Se vogliamo credere al sesto senso femminile, poi, aggiungiamo pure questo.
Se vi chiedo dei vostri animali e non vi lanciate in aneddoti o persino lagnanze, la situazione mi puzza come una lettiera di tre giorni.
Foto | Flickr