Prima di andare a vedere quali siano le principali cause di gamma globuline alte nel gatto, ripassiamo un attimo cosa siano. Fra gli esami del sangue che potrebbe proporvi il vostro veterinario, potreste imbattervi nell’elettroforesi sierica: si tratta di un esame che suddivide e quantifica le proteine presenti nel siero nelle sue frazioni principali. Abbiamo albumine e globuline, a loro volta suddivise in alfa, beta e gamma globuline. A seconda del tipo di malattia presente, queste frazioni subiranno delle variazioni.
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Nell’elettroforesi proteica distinguiamo:
Albumine
E’ la frazione più numerosa, costituiscono quasi il 50% delle proteine del plasma. Hanno numerose funzioni come mantenere la pressione oncotica, funzione tampone, trasporto di molecole e farmaci… Vengono prodotte nel fegato e hanno una emivita di 20 giorni.
Globuline
Si distinguono in alfa 1, alfa 2, beta 1, beta 2 e gamma globuline:
Come abbiamo visto, le gamma globuline sono prodotte dal sistema immunitario. Quindi si avrà una gammopatia in corso di infezioni o malattie con attivazione del sistema immunitario. Ascessi o piometra, per esempio, provocano aumento delle alfa e delle beta globuline, non delle gamma globuline (a meno che non ci sia una componente immunomediata, in questo caso aumentano anche le gamma).
Anche i tumori provocano aumento di questa frazione, tranne quelli che interessano cellule linfoidi o plasmacellule: in questo caso aumentano le gamma globuline. Possiamo avere forme di gammopatia policlonale (curva alta a base larga, con anche più picchi) o oligoclonale (unico picco a base relativamente stretta) nel gatto nel caso di:
Avremo, invece, una gammopatia monoclonale (unico picco, molto alto e base molto stretta) nel caso di:
Solitamente l’interpretazione dell’elettroforesi sierica avviene alla luce sia dei sintomi che dei rilievi clinici che degli altri esami fatti. Essendo che ci sono diverse malattie che possono causare picchi e aumenti di tipo diverso, bisognerà valutare il gatto nel suo insieme per stabilire quale sia la patologia e quale sia la cura migliore. Alterazioni lievi dei valori in assenza di sintomi o segni clinici, vanno rivalutati a distanza di tempo in quanto potrebbero non essere indicativi di nulla (piccole variazioni prive di significato capitano spesso leggendo gli esami di laboratorio, per questo gli esami vanno interpretati solo guardando all’insieme e non al singolo valore).
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | Pixabay