Fuori di gabbia: un progetto per gli uccelli in libertà, dall’alto profilo sociale
All’interno del carcere di Treviso c’è un laboratorio artigianale che realizza nidi per uccelli in libertà: un progetto che ha anche un altissimo valore simbolico e sociale.
Gli uccelli sono tra gli animali che più evocano l’anelito alla libertà cui spesso noi esseri umani aneliamo: si resta incantati nel vedere gli uccelli librarsi in aria, cinguettare, muoversi con leggiadria, più leggeri dell’aria e, allo stesso tempo, si ha un senso di enorme tristezza nel vedere uccelli in gabbia che, anche se si tratta di enormi voliere, sono sempre una limitazione alla libertà.
Se siete amanti degli uccelli potete prendervi cura di loro in molti modi: in inverno, per esempio, procurando loro del cibo e mettendolo in posti facilmente raggiungibili da loro; in estate non facendo mai mancare l’acqua, non solo per bere, ma anche per dei rinfrescanti bagnetti. Se avete un balcone, potreste essere sorpresi da quanti uccellini possono passare a farvi visita se mettete un po’ di cibo per loro!
Un altro modo di prendersi cura degli uccelli in libertà è quello di procurare loro delle casettine, che possono fungere anche da nido. A tal proposito segnalo una bellissima iniziativa che va sotto il nome di Fuori di gabbia. Si tratta di un laboratorio artigianale nato all’interno del carcere di Treviso grazie al progetto StartUp, sostenuto da Caritas Tarvisina e realizzato in collaborazione con Alternativa Cooperativa Sociale, Punto Zero Società Cooperativa e Konò Laboratorio Sociale di Comunicazione.
Alla base di questa iniziativa c’è un’idea semplice: dare una “casetta” a chi non ce l’ha; nello specifico è destinata agli uccelli, come si comprende, ma l’iniziativa va ben al di là, dal momento che intende far sì che l’esperienza del carcere sia realmente un modo per riabilitasi e cominciare una vita diversa.
Al momento la prima linea di nidi artificiali fuori di gabbia è ispirata ai volatili più comuni nel nostro territori: nella collezione troviamo le casette “merlo”, “cincia” e “pipistrello” che sono studiate per ospitare gli amici volanti e anche per dare un tocco di design sostenibile a giardini, balconi e terrazzi in cui verranno installati.
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Foto | Facebook