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Forasacchi: quanto durano? Attenzione al pericolo estivo per i cani

Ma quanto dura il periodo dei forasacchi nei cani? E un forasacco quanto può rimanere in un cane?

Forasacchi: quanto durano? Attenzione al pericolo estivo per i cani

Forasacchi: quanto durano? Il pericolo dei forasacchi nei cani non è solamente estivo come molti pensano. La stagione dei forasacchi dura molto più a lungo. Oggi andremo a vedere cosa sono i forasacchi nei cani, quanto durano come periodo e quanto possono rimanere nel cane prima che diano sintomi o problemi. Per quanto riguarda la localizzazione dei forasacchi nei cani e nei gatti, ne avevamo parlato in un apposito articolo. In generale: se in questo periodo il cane è stato nel prato e ha cominciato improvvisamente a tossire (anche espettorando muco con sangue), starnutire (con anche epistassi a volte) o a scuotere le orecchie tenendo la testa piegata, avete buone probabilità che si tratti di un forasacco.

Forasacchi: cosa sono?

Breve riassunto su che cosa sono i forasacchi. I forasacchi sono le ariste delle spighe di parecchi tipi di graminacee. Possono essere più o meno lunghi e grossi. Il cane può inalarli (e possono rimanere nel naso o finire anche in trachea e bronchi), possono finire nelle orecchie, occhi, in bocca, in gola, nelle zampe fra gli spazi interdigitali, in un qualsiasi punto della cute, nel pene, nei sacchi paranali, nella vulva… Praticamente potete trovare forasacchi nei cani ovunque. E non solo nei cani: nei gatti, per esempio, finiscono spesso negli occhi.

Forasacchi: quando durano?

Forasacchi: quanto durano? La domanda è opportuna. A inizio primavera le graminacee sono verdi, per cui non c’è ancora il problema dei forasacchi (ma questa affermazione prendetela con le pinze: nel paragrafo successivo vedremo che i forasacchi possono rimanere per mesi nei cani). Quando però arriviamo in estate, le spighe diventano secche e gialle ed ecco che cominciano il periodo dei forasacchi nei cani. Il periodo varia un po’ a seconda della stagione: per stare sicuri cominciate a atemere sin da aprile e maggio i forasacchi, dipende da quanto secca è stata la stagione.

I forasacchi sono un pericolo per tutta l’estate, ma non solo: anche in autunno se ne possono trovare. Il consiglio in questi mesi è di cercare di limitare le uscite dei cani nelle zone e nei prati in cui non sia pieno di forasacchi. Tuttavia non sottovalutateli: possiamo portare in casa anche noi con le scarpe i forasacchi e non è raro sentire cani che li hanno presi camminando sul marciapiede. Questo perché quando il Comune tosa l’erba di aiuole e affini, non raccoglie proprio tutto ciò che ha tagliato e i forasacchi rimangono anche lungo le strade e i marciapiedi.

Quanto persistono i forasacchi nei cani?

Decliniamo ora la domanda in un altro modo: nei cani quanto durano i forasacchi? Ecco, questo è un vero problema. Il fatto è che molte localizzazioni dei forasacchi, dopo un fase acuta con sintomi molto evidenti (cane che starnutisce anche sangue tirando la narice, cane che scuote violentemente la testa), i forasacchi possono sistemarsi in modo tale da non causare, apparentemente, troppo fastidio al cane. Nei due esempi fatti, nel naso succede che il forasacco si colloca in posizione da non dare noia durante la respirazione, magari ben avvolto dal muco e da tutta la reazione infiammatoria. In questo caso, dopo una fase iniziale di starnuti, il cane sembrerà guarire, ma attenzione: il forasacco sarà sempre là, pronto a dare rinite e sintomi in qualsiasi momento.

Nel caso delle orecchie, capita spesso in primavera di togliere dalle orecchie dei cani forasacchi risalenti all’autunno o estate precedente. Quello che succede è che, anche qui, il forasacco o si sbriciola o si sistema avvolto nel cerume e non dà troppo fastidio al cane, il quale smette di scuotere la testa. Tuttavia il forasacco è ancora lì, pronto o a spostarsi e dare fastidio o a provocare otite. Solo che togliere un forasacco sbriciolato non è proprio facilissimo.

Forasacchi in trachea, bronchi e polmoni tendono a dare sintomi più gravi e persistenti. Ricordatevi, però, che i forasacchi viaggiano, si spostano. Un forasacco entrato negli spazi interdigitali, dopo una fase iniziale di ascesso, potrebbe migrare e localizzarsi in altre sedi, come per esempio i polmoni. E per fare questo ci vogliono settimane o mesi, non necessariamente giorni. La velocità con cui un forasacco si sposta non è prevedibile.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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