Foca Monaca, avvistamenti straordinari nel Salento
Uno straordinario avvistamento di una foca monaca è stato segnalato nell’area marina protetta di ‘Porto Cesareo‘. A notare la presenza dell’animale è stato un pescatore diportista sportivo che si trovava proprio nel cuore della riserva (dove tra l’altro è vietato qualunque tipo di attività, fatta eccezione per la ricerca scientifica). L’uomo ha dapprima avvistato l’animale, […]
Uno straordinario avvistamento di una foca monaca è stato segnalato nell’area marina protetta di ‘Porto Cesareo‘. A notare la presenza dell’animale è stato un pescatore diportista sportivo che si trovava proprio nel cuore della riserva (dove tra l’altro è vietato qualunque tipo di attività, fatta eccezione per la ricerca scientifica). L’uomo ha dapprima avvistato l’animale, poi lo ha fotografato e filmato. Quindi, ha segnalato l’avvistamento agli esperti biologi dell’area.
Questi ultimi, dopo un sopralluogo, hanno confermato che si trattava effettivamente di una foca monaca. Quello accaduto nei giorni scorsi è davvero un evento più unico che raro:
Un ritorno atteso da anni di importanza rilevante che qualifica l’eccellente lavoro che si sta svolgendo da anni a ‘Porto Cesareo’. La foca monaca, infatti, era scomparsa da tempo in diverse zone dal Mediterraneo, l’ultimo avvistamento nelle acque di Porto Cesareo risale addirittura agli anni Settanta. Un esemplare pescato in quel periodo e poi imbalsamato, fa mostra di sé nel locale museo di Biologia Marina.
Sono queste le parole del direttore della riserva marina, alle cui dichiarazioni si aggiungono quelle di Antonio Terlizzi, docente di Zoologia e Biologia marina presso l’Università di Trieste.
Foca Monaca avvistamenti: cosa fare?
Terlizzi spiega che segnalazioni di questo genere sono giunte di recente anche dal basso Adriatico e dalle coste ioniche italiane, greche e albanesi.
L’ultima segnalazione in Salento è di un cucciolo spiaggiatosi a Frigole che poi è morto a Torre San Gennaro. Un tempo presente in tutto il Mediterraneo, ha visto rarefarsi la sua popolazione come conseguenza della frequentazione turistica delle coste e, soprattutto, della cattura e uccisione da parte dell’uomo. Si nutre di pesci e cefalopodi. Alla fine del Novecento si considerava estinta in Italia.
L’esperto conclude infine che, esattamente come dovremmo fare quando ci troviamo di fronte a qualsiasi altro animale selvatico, in presenza di un esemplare di foca monaca la cosa giusta da fare è evitare assolutamente di molestarla o disturbarla, e segnalare l’avvistamento alle autorità competenti.