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FIP nel gatto: utilità dell’alfa 1 glicoproteina acida nella diagnosi di Peritonite Infettiva Felina

Oggi andiamo a parlare di un test che sta prendendo sempre più piede per la diagnosi presuntiva di FIP nel gatto: vediamo che cos’è e limiti dell’alfa 1 glicoproteina acida.

FIP nel gatto: utilità dell’alfa 1 glicoproteina acida nella diagnosi di Peritonite Infettiva Felina

Torniamo a parlare ancora una volta di FIP nel gatto, soprattutto per quanto riguarda la diagnosi certa di Peritonite Infettiva Felina. Prima di tutto ribadiamo ancora una volta una cosa: l’unica diagnosi di certezza di FIP nel gatto si ha con l’esame istologico degli organi coinvolti, il che vuole dire esame autoptico post mortem. Finché il gatto è in vita la diagnosi di FIP è presuntiva: in presenza di sintomi e test compatibili, è fortemente sospetta, ma la certezza te la dà solamente l’esame istologico fatto post mortem. Questo perché molte persone si stupiscono che ancora oggi non ci siano test attendibili o terapie definitive in veterinaria per quanto riguarda la FIP: forse che in medicina umana esistono test attendibili e terapie per ogni malattia? Non siamo neanche riusciti a curare il raffreddore, figuriamoci altre patologie.

Che cos’è l’alfa 1 glicoproteina acida

Di cause, sintomi e terapia della FIP nel gatto abbiamo già parlato abbondantemente nell’articolo ad essa dedicato. Qui vogliamo concentrarci su un aspetto particolare della diagnosi, ovvero l’utilizzo dell’esame noto come alfa 1 glicoproteina acida. L’idea di questo articolo mi è venuta perché molti clienti ed utenti appena sentono parlare da qualche amico o vicino di casa di un nuovo test, farmaco, vaccino per questa malattia vengono e ti chiedono di farlo, indipendentemente dal fatto che in quel momento il test, il farmaco o il vaccino sia utile o meno. Il problema nasce dal fatto che quando il veterinario cerca di spiegargli come funziona quel test, non avendo spesso basi mediche per capire il funzionamento, nascono dei fraintendimenti che portano a spiacevoli situazioni. Molti sono convinti che fare il test equivalga a diagnosticare con certezza la malattia o a salvare il loro gatto, ma non è vera né l’una né l’altra considerazione.

Questo perché come vi ho detto prima, non si scappa dal fatto che per sapere se quel gatto ha la FIP o meno, la certezza avviene dopo autopsia. Prima puoi fare tutti gli esami del mondo, elettroforesi, Elisa, PCR, alfa 1 glicoproteina acida, esame del versamento, ma la diagnosi sarà sempre e solo presuntiva. Ovvio che se hai un gatto con tutti i test positivi e i sintomi, allora sei ragionevolmente certo che si tratti di FIP, il problema arriva con i gatti asintomatici.

Ma che cos’è questa alfa 1 glicoproteina acida? L’alfa 1 glicoproteina acida o AGP è una proteina di fase acuta del sangue che ha funzioni sia immunomodulatorie che antinfiammatorie. Viene normalmente prodotta dal fegato e la sua concentrazione ematica aumenta sia in caso di infiammazione (quindi non necessariamente solo FIP) che in corso di alcuni tumori come il linfoma (probabilmente anche in corso di fibrosarcomi). Quindi ciò vuol dire che preso come test singolo, non indica obbligatoriamente FIP, ma indica infiammazione in atto. Ovvio che se poi ho l’elettroforesi che concorda, test Elisa positivi, PCR positiva, tutti i sintomi del caso, il gatto non risponde a nessuna terapia, allora ci si orienta verso la FIP.

Rapporto fra l’alfa 1 glicoproteina acida e FIP

Si è visto che quando i valori di alfa 1 glicoproteina acida o AGP superano i 3 mg/dl, allora molto probabilmente siamo di fronte ad un caso di FIP, sia secca che effusiva. Se i valori di AGP vanno da 1.5 a 3 mg/dl, ecco che allora aumenta la probabilità di FIP. Se i valori vanno da 0.56 a 1 mg/dl, ecco che bisogna prendere in considerazione gli altri test e valutare l’evoluzione dei sintomi e degli esami del sangue. Quando il gatto è sano, tecnicamente i valori dell’alfa 1 glicoproteina acida sono intorno a 0.5 mg/dl. Quindi tutto ciò per dire che i valori dell’alfa 1 glicoproteina acida sono altamente sensibili e specifici per la FIP.

Ma occhio: altamente specifici e sensibili non vuol dire che indicano solo ed esclusivamente la FIP, si è visto che anche un linfoma per esempio può causare gli stessi valori.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | fazen

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