Avevamo già parlato in passato della sindrome del cane brachicefalo, oggi approfondiremo meglio la questione dell’esofago ridondante nel cane. Con il termine di sindrome del cane brachicefalo, si intende una serie di patologie con relativi sintomi che possono colpire i cani appartenenti a razze brachicefale (razze a muso schiacciato come il Boxer, il Carlino, il Bulldog inglese, il Bouledogue francese, il Boston terrier…). La sindrome del cane brachicefalo comprende tutta una serie di patologie e malformazioni che possono associarsi fra di loro in vario modo e presentare diversi livelli di gravità. Fra queste alterazioni anatomiche, una particolare è quella definita come esofago ridondante o ridondanza esofagea.
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L’esofago ridondante o ridondanza esofagea è una delle tante alterazioni anatomiche che possono presentarsi nei cani dal muso schiacciati affetti da sindrome del cane brachicefalo. Potreste trovarlo anche con il nome di esofago piegato. Trattasi, in pratica, di un esofago esageratamente lungo, più lungo del normale. Lo si vede spesso nel Bulldog inglese e nello Shar-Pei e rientra nei casi di megaesofago localizzato. Inoltre lo si vede soprattutto nei cani giovani di queste razze.
A livello radiologico, con pasto opaco, risulta come una sorta di deviazione ventrale dell’esofago al suo ingresso nella cavità toracica.
Solitamente l’esofago ridondante non è clinicamente significativo, tuttavia potrebbe essere associato ad altre alterazioni e sintomi presenti nella sindrome del cane brachicefalo. Inoltre va fatta diagnosi differenziale con i diverticoli esofagei.
Se avete un cane brachicefalo e notate uno o più di questi sintomi, è possibile che il vostro cane possa soffrire della sindrome da cane brachicefalo:
Fra le numerose alterazioni anatomiche che potete notare in un cane affetto da sindrome brachicefale abbiamo:
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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