Errori dei proprietari di gatti nella gestione del loro animale
Esattamente come fatto per il cane, andiamo a vedere quali sono i più comuni errori commessi dai proprietari di gatti nella gestione del loro pet.
Se è pur vero che da un punto di vista educazionale, il gatto è più semplice da gestire rispetto al cane, ci sono alcuni errori che possiamo fare nella gestione del nostro micio, anche dal punto di vista alimentare. A volte la causa è l’inesperienza, magari è il nostro primo gatto e non sappiamo bene come comportarci, a volte invece è la reiterata convinzione che essere proprietari di gatti da una vita vi renda automaticamente esperti di mici e affini. Italica convinzione che può essere applicata a qualsiasi ambito: io leggo tantissimo, sin da quando ho imparato alle elementari, ergo so tutto di editoria. No, leggo tantissimo, punto e basta: di ciò che sta dietro al mercato dell’editoria, di scrittura e affini non so nulla. Questo era tanto per fare un esempio pratico di ciò che stavo dicendo a proposito del mondo felino.
Errori educativi
Ecco i principali errori educativi che si possono fare con i nostri gatti:
- non insegnargli nulla perché tanto sono gatti e non cani, quindi non imparano nulla. Sbagliato, è possibile insegnare ai gatti a non rifarsi le unghie sulle tende, ci va solo tanta sana pazienza e bisogna comunque cedergli una poltrona o un cesto in vimini su cui rifarsi le unghie. Si chiama scambio equivalente
- non cambiargli la lettiera perché ho comprato quella super mega agglomerante che dura due mesi (giuro, mi è stato detto così). Fra parlare di lettiera agglomerante e cambiare l’intera lettiera una volta ogni morte di papa ce ne passa. Anche in caso di lettiera agglomerante, è bene ricordarsi di cambiarla con una certa frequenza: batteri e odori rimangono e se il gatto li sente potrebbe decidere di urinare altrove
- se il gatto fa pipì in giro, mi fa i dispetti. Abbiamo già parlato del fatto che il gatto non fa dispetti, se urina in giro c’è un motivo, organico (magari ha una cistite in corso) o psicologico (sta disperatamente cercando di attirare la nostra attenzione per segnalare un suo disagio o stress, vuoi da cambio casa, cambio mobili, ingresso di bambini o animali in famiglia, variazioni dell’orario lavorativo dei proprietari e via dicendo)
- non insegnargli a stare fermo quando è piccolo per tagliargli le unghie o spazzolare il pelo e pretendere di riuscirci di punto in bianco quando il gatto è diventato un gigante e ha 5 anni di età: queste manovre al gatto vanno insegnate sin da piccino, ovvio che poi quando cresce non riuscite più a farle
Errori alimentari
Questi sono i principali errori alimentari che si compiono con i nostri gatti:
- continuare a dare il latte in polvere dei gattini anche a svezzamento avvenuto. Lo svezzamento è il passaggio dall’alimentazione lattea a quella solida, se il tutto è già avvenuto è inutile continuare a somministrare il latte in polvere al gatto
- dare il latte vaccino al gatto, provoca diarrea perché spesso non ha gli enzimi necessari per digerirlo
- somministrare al gatto cibi nostri, avanzi o alimenti impropri: è vero che il gatto ama mangiare piccoli bocconcini di carne, ma i dadini di pancetta non si configurano come tali
- somministrare al gatto cioccolata: è un veleno
- dare al gatto cipolla o aglio: provoca anemia emolitica
- dare al gatto crocchette di bassa qualità perché costano poco: il motivo del prezzo economico va ricercato nel fatto che le materie prime sono di qualità inferiore, quindi oltre a trovare tanti cereali e proteine di basso valore nutrizionale, ecco che sono troppo ricchi di ceneri e sui gatti predisposti facilmente svilupperemo cistiti, calcoli, FLUTD
- continuare a dare al gatto scatolette se notiamo che con queste va in diarrea: errare è umano, perseverare è diabolico
- fare cambi di alimentazione troppo veloci: devono essere graduali per abituare l’intestino del gatto al nuovo cibo, altrimenti aspettatevi a breve vomito e diarrea
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Wheany