Errori comuni nell’educazione dei cuccioli
Quali sono i più comuni errori nell'educazione dei cuccioli? Eccoli e cosa fare per evitarli.
Errori nell’educazione dei cuccioli – Molte delle domande che arrivano sull’email di Petsblog riguardano problemi nell’educazione dei cuccioli: cuccioli che sporcano ovunque, che mordono tutto quello che gli capita a tiro, che distruggono casa, che tirano al guinzaglio, che si paralizzano quando usi guinzaglio e pettorina, che mordono i proprietari, che fanno agguati, che piangono disperati se lasciati soli… Tutti questi problemi si potrebbero evitare se i proprietari prima di prendere il cucciolo si informassero su come va educato un cucciolo e su cosa questo comporta, prima di prenderlo e non dopo aver compiuto ogni sbaglio possibile e inimmaginabile. Anche perché quando ormai il danno è fatto, l’unica cosa da fare è rivolgersi a un veterinario comportamentalista/educatore cinofilo: se finora con i vostri sistemi avete ottenuto solo un cucciolo indisciplinato e che fa come gli pare, vuol dire che evidentemente non siete in grado di gestirlo correttamente e avete bisogno di qualcuno che vi spieghi cosa fare e come farlo nel modo giusto. D’altra parte se aveste saputo cosa fare, lo avreste già fatto e non vi ritrovereste disperati a chiedere aiuto a chiunque vi capiti a tiro. Bisogna saper ammettere i propri limiti e capire quando si ha bisogno di un aiuto specialistico, ne va del vostro rapporto col cane e del suo benessere psicofisico.
Errori comuni nella gestione dei cuccioli
Qui di seguito ho raccolto alcuni degli errori più comuni nell’educazione del cucciolo, raccolti tramite le richieste di aiuto inviate sulla email di Petsblog, sulla pagina Facebook di Petsblog e la pratica clinica:
- considerare il cucciolo come un piccolo essere umano: è un cane, non va umanizzato altrimenti poi non vi lamentate delle conseguenze
- prendere continuamente in braccio e ipercoccolare il cucciolo: non deve capire che è al centro del vostro mondo, altrimenti poi pretenderà di comportarsi sempre di conseguenza. Le coccole vanno dosate correttamente
- pensare che l’educazione del cane consista nel coccolarlo e fargli pat pat sulla testa (di solito sempre nel momento sbagliato, quello dove si rinforza il comportamento negativo): il cucciolo ha bisogno di regole, educazione, attività fisica e amore, non solo di amore
- coccolarlo quando piange, richiede attenzioni o fa qualcosa che non deve: la coccola è un rinforzo positivo, coccolandolo in questi momenti gli state insegnando che fa bene a ululare disperato o a fare danni e lo farà sempre di più perché voi gli avete insegnato così
- farlo dormire sul letto: lo so che qualcuno ci riesce e non ha problemi, ma a meno che non siate certissimi di avere la leadership del cane e che sia un cane sottomesso, non fatelo. Altrimenti poi non lamentatevi che il cane vi ringhia quando cercate di farlo scendere dal letto, ringhia al partner, gioca sul letto e non vi fa dormire…
- non deve salire sul divano: il capobranco sta in alto, gli altri sotto. Se permettete al cucciolo di salire sul divano, gli state consegnando lo scettro del capobranco e lui poi si comporterà come tale
- correre da lui ogni volta che piange: idem come visto sopra, ululerà sempre di più perché impara che più piange, più voi accorrete
- lasciargli sempre la ciotola del cibo piena a disposizione: il cucciolo deve imparare sin da subito che si mangia quello che dite voi e quando lo dite voi e non viceversa. Siete voi a dover avere il controllo del cibo, non il cucciolo
- >non farlo uscire di casa per paura di malattie e contatti con gli altri cani: complimenti, avete saltato del tutto la socializzazione del cane, non vi lamentate se poi quando di punto in bianco a sei mesi deciderete di farlo uscire il cane avrà paura di tutto, tirerà al guinzaglio, aggredirà ogni cosa che vede passare… siete stati voi a non farlo socializzare
- portarlo ovunque e dappertutto: va bene farlo socializzare, ma evitate almeno finché non ha i vaccini di portarlo dove ci sono troppi cani di cui non sapete nulla e che potenzialmente potrebbero trasmettere malattie. Ci va il giusto mezzo
- stare sempre con lui: male, molto male, il cucciolo deve imparare ad essere indipendente, non dovete stare con lui 24 ore su 24 altrimenti rischia di sviluppare forme di iperattaccamento e ansia
- le malefiche traversine: il problema delle traversine è che se è vero che possono essere usate le prime settimane per far sporcare il cucciolo finché non ha sufficiente copertura vaccinale, purtroppo per pigrizia e comodità dei proprietari vengono poi utilizzate ad oltranza… e si stupiscono anche che il cane poi non impari di punto in bianco a sporcare fuori. Ci credo, in primis ha la traversina in casa quindi sa che può tornare a farla lì. In secondo luogo praticamente non gli state dando un’educazione coerente, il cane non capisce perché a volte deve farla in casa e a volte fuori, entra in confusione e apprende quello che gli state insegnando: che può farla ovunque, dove gli capita
- farlo giocare con le mani: con alcuni cani remissivi si può fare, ma se vedete che il cane si eccita troppo e morde forte allora c’è qualcosa che non va
- iperproteggerlo: va bene proteggere il cane, ma deve fare le sue esperienze. In caso contrario preparatevi ad avere anche da adulto un cane pauroso, poco sociale, ansioso
Cosa fare?
Se vi rendete conto che avete un problema gestionale ed educativo col cucciolo, vuol dire che state chiaramente sbagliando qualcosa nella sua educazione: ciò significa che avete bisogno dell’aiuto di un esperto che vi indichi dove state sbagliando e cosa fare per correggervi. Leggere libri, chiedere aiuto sui forum può servire solo se trovate qualcuno di veramente esperto (e non chi ha avuto cani per dieci anni che dà consiglio che sono al limite con il maltrattamento o che non hanno nessuna base etologica) e se il problema è lieve o iniziale. Visto che però di solito tali problemi comportamentali vengono riconosciuti come tali solo dopo mesi, a questo punto visto che con le sole vostre forze tutto quello che avete ottenuto è stato un cane non educato, se non chiedete l’aiuto di uno specialista difficilmente riuscirete a risolvere il problema, anzi, continuerete a farlo peggiorare.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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