Gli errori nell’alimentazione del coniglio: eccovi i più comuni
È molto semplice, per quanto riguarda l'alimentazione dei conigli, ispirarsi ormai a vecchie indicazioni che riguardano il loro nutrimento.
È assai brutto da dirsi ma fino a poche decine di anni fa il coniglio veniva ahimè allevato come animale da carne. Fortunatamente oggi il coniglio si è affermato come terzo animale da compagnia in Italia: peccato che la notevole diffusione nelle nostre case non è stata seguita da altrettanta voglia di informarsi riguardo al loro benessere. C’è ancora molto di sbagliato nelle credenze che riguardano cosa sia bene dar da mangiare a questo tipo di animaletto, nonchè quali e quanti sono gli spazi da dedicargli.
Diciamo subito NO al pane secco e al pane in generale: niente pane, pasta, cereali, semi. Il coniglio è un erbivoro: ciò significa che per limarsi i famosi denti (con crescita continua di circa 1mm ogni 2 giorni) NON dobbiamo dare il pane, ma abbondante fieno di buona qualità.
Le granaglie che trovare in giro non fanno bene all’intestino dei conigli, e fanno ancora meno bene ai denti. Accanto al fieno bisogna fornire delle verdure: finocchio e sedano a tocchetti aiutano la motilità intestinale (delicatissima nel coniglio) più un ventaglio di altre verdure o, più raramente, di frutta.
La credenza che il pane faccia bene è legata ancora ai conigli da carne che dovevano ingrassare rapidamente, e senza preoccuparsi di quali patologie avrebbero poi avuto. Il coniglio da compagnia, con aspettativa di vita di almeno una decina di anni, deve invece avere alimentazione corretta e gestione ottimale per tentare di preservarlo dai disturbi che possono essere facilmente prevenuti!