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Emilia Romagna: epidemia di Malattia di Aujeszky, sei cani morti

Fate attenzione: in Emilia Romagna è in corso un'epidemia di Malattia di Aujeskzy, soprattutto fra i cani dei cacciatori. Già sei cani sono morti.

Emilia Romagna: epidemia di Malattia di Aujeszky, sei cani morti

Epidemia di Malattia di Aujeszky o Pseudorabbia in Emilia Romagna: le ASL lanciano l’allarme. Nel corso degli ultimi dieci giorni almeno sei cani sono morti nei territori di Forlì, Cesena e Rimini a causa del Morbo di Aujeszky, malattia dei suini (maiale e cinghiali) che colpisce anche i cani. La malattia è mortale al 100% nei cani: non esiste né cura né vaccino. Una volta che il cane si ammala, l’esito è sempre infausto. Particolarmente a rischio sono i cani da caccia e da tartufo, in quanto vengono maggiormente a contatto con i cinghiali. Devono però prestare attenzione anche i cani da compagnia che vengono portati a spasso nei boschi.

Tuttavia la malattia è presente anche in altre regioni: casi sono stati segnalati nel Lazio, nelle Marche, in Toscana e in Umbria. Bisogna anche precisare che è una malattia presente da tempo, solo che in questo caso il problema è il numero di casi accertati nel giro di pochi giorni.

Malattia di Aujeskzy: le ASL della Romagna mettono in guardia i proprietari di cani

Le ASL della Romagna stanno avvisando tutti, veterinari, proprietari di cani e addetti al settore del problema in corso. Già a inizio dicembre erano stati segnalati 49 cinghiali positivi per gli anticorpi verso il virus di Aujeszky. Il problema maggiore riguarda i cani dei cacciatori: la malattia passa al cane anche solo per il contatto o l’ingestione delle viscere o carni crude dei cinghiali. Tuttavia a rischio sono cani di qualsiasi tipo che possono venire a contatto con tali visceri: cani da tartufo, trekker con i loro cani, anche solo cani da compagnia che si concedono una passeggiata per boschi e campi insieme ai loro proprietari.

Le ASL locali hanno diramato poi una email di allerta, riportiamo quella presente sulla pagina Facebook del comune di Civitella di Romagna:

Con la presente per comunicare la morte per Malattia di Aujeszky in cani da caccia al cinghiale negli ultimi 10 giorni circa (almeno 6 cani).
Sempre nei primi dieci giorni di dicembre segnalo 49 cinghiali positivi per anticorpi verso il ceppo di campo del virus di Aujeszky (distribuiti fra Rimini, Forlì e Cesena).
Vi chiedo, se possibile, di farvi portavoce con le squadre dei cacciatori al fine di sensibilizzarli a non fare assumere ai cani i visceri dei cinghiali abbattuti.
Ricordo, come già ribadito più volte, che la malattia risulta essere MORTALE per i cani e per la quale NON ESISTE vaccinazione.

La Sezione dell’IZS di Forlì, da oggi, oltre alle ricerche previste dal Piano, aggiunge anche la ricerca diretta del virus dagli organi che ci pervengono tramite lo stesso Piano, al fine di verificare se presente la circolazione virale nei cinghiale e definirne le zone di provenienza.

Prego di diffondere (per quanto di competenza), la notizia anche agli altri cittadini che possono condurre i propri cani nel territorio agro-silvo-pastorale (quali tartufai, trekker, animalisti vari ecc) al fine di evitare il contatto dei cani con animali debilitati e privi delle normali possibilità di fuga.

Malattia di Aujeszky nel cane: sintomi e contagio

Avevamo già parlato qualche tempo fa della Malattia di Aujeskzy nel cane, oggi riprendiamo un paio di concetti chiave. Prima di tutto non è una zoonosi, quindi non contagia l’uomo. Tuttavia è una malattia con obbligo di denuncia: il veterinario che viene a contatto con un cane sospetto di Pseudorabbia, deve fare denuncia all’ASL (con invio dei corpi deceduti dei cani all’Istituto Zooprofilattico di zona per l’esame autoptico). La causa del Morbo di Aujeskzy è un Herpesvirus. Gli ospiti definitivi sono maiali e cinghiali, ma la malattia può contagiare anche il cane. I cani si infettano tramite diverse modalità di trasmissione:

  • mangiando interiora o carne cruda di maiale o cinghiale (questo è uno dei motivi per cui il veterinario vi dice sempre di non dare la carne cruda di maiale al cane, l’altro è la Trichinellosi)
  • morsi
  • contatto diretto con maiali o cinghiali malati

I sintomi della Pseudorabbia nel cane sono di tipo principalmente neurologico:

  • prurito fortissimo sul muso, incoercibile e che non risponde a nessuna terapia
  • automutilazione legata al prurito
  • encefalomielite
  • paralisi laringea
  • morte

Il periodo di incubazione va dai 2 ai 6 giorni, mentre la morte arriva entro 48 ore dalla manifestazione dei primi sintomi. Ricordiamo anche che il tasso di mortalità è del 100%: non esiste cura o vaccino per questa malattia.

Via | RiminiToday

Foto | Pixabay

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