Emergenza Coronavirus, come lavorano i veterinari: le precisazioni dell’Ordine di Roma
Per l'emergenza Coronavirus come si comportano i medici veterinari italiani? Ecco le raccomandazione dell'Ordine di Roma.
I cani e i gatti e anche tutti gli altri animali hanno bisogno di cure. Anche ai tempi del Coronavirus. E infatti si può uscire di casa per andare dal veterinario, come ribadito più volte da Ordini dei Medici Veterinari e associazioni che ogni giorno si occupano di difendere i diritti di ogni animale. Ma come lavorano i medici veterinari in questo momento di emergenza?
La maggior parte degli ambulatori veterinari rimane comunque aperta, per garantire un servizio alla comunità. E ai pets, che hanno bisogno delle loro cure. Ovviamente devono prendere ogni precauzione possibile. Come non tenere le porte aperte, come avviene già negli ambulatori “umani”, e fare un triage telefonico per valutare le urgenze da visitare su appuntamento. Tutto quello che non è urgente e che può essere rimandato, deve essere rinviato quando tutto sarà più tranquillo.
L’Ordine dei Medici Veterinari di Roma e provincia, ribadendo che cani e gatti non si infettano con il virus “2019nCoV” e non lo trasmettono agli esseri umani, sottolinea che i pets non sono fonte di rischio. Invitando le persone a non credere alle fake news che girano in rete.
I veterinari possono seguire i consigli della WSAVA, l’Associazione mondiale dei veterinari per animali da compagnia, che ha aggiornato le sue faq relative al nuovo Coronavirus, anche per quello che riguarda la protezione dei medici veterinari e dei collaboratori delle cliniche e degli ambulatori.
I Medici Veterinari sono incoraggiati a tenersi informati sull’evoluzione epidemiologica, facendo riferimento alle fonti sanitarie ufficiali del loro Paese. Per eventuali restrizioni alle attività professionali, i Medici Veterinari e i loro staff devono attenersi alle disposizioni governative e locali.
Inoltre devono valutare il rischio di esposizione al contagio, evitando il contatto con persone malate. E rimanendo a casa se si è ammalati. Si devono adottare i comportamenti di prevenzione e igiene personale proposti dall’OMS. Oggetti e superfici più toccati devono essere disinfettati. E nei confronti degli animali i veterinari devono proseguire a usare principi e protocolli di biosicurezza e precauzioni di manipolazione degli animali.
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