Elefante scappa dal circo e vaga per Milano
A Milano un elefante è scappato dal circo e si è messo a vagabondare per le strade. Adesso la LAV chiede che siano fatte verifiche sulle condizioni degli animali e sui sistemi di sicurezza.
Era di qualche giorno fa la notizia di un elefante scappato dal circo che vagava per le strade di Milano. Venerdì scorso, i cittadini di Segrate sono rimasti a dir poco stupefatti quando si sono visti un pachiderma vagabondare per le strade di Milano. L’elefante era scappato dal Circo Darix Togni, allestito in zona. Ma l’elefante di Milano non è stato certo il primo a fuggire: qualche mese fa era accaduto in Calabria. Un elefante era fuggito riuscendo ad arrivare fino in spiaggia. Più indietro nel tempo, anche a Roma c’erano state fughe analoghe. Sulla questione, adesso, interviene la LAV chiedendo maggiori controlli e accertamenti anche sulle norme di sicurezza.
LAV: maggiori controlli di sicurezza su questi animali
A seguito della fuga dell’elefante a Milano, la LAV ha richiesto a Prefetto, Sindaco di Segrate Paolo Micheli e Sindaco della città metropolitana di Milano Giuseppe Sala di effettuare dei controlli urgenti in merito alle condizioni di detenzione di questi animali, sopratutto quando sono in città. Il focus dell’intervento dovrebbe essere quello relativo ai controlli di sicurezza: tutte le norme devono essere rispettate.
La LAV porta poi a testimonianza un recente report di Eurogroup for Animals: l’uso di animali selvatici non crea problemi solamente inerenti il benessere psicofisico di questi animali, ma anche relativi alla sicurezza pubblica. Esaminando quanto accaduto negli ultimi 22 anni, nei circhi dell’Unione Europea sono capitati 305 incidenti, con 608 animali selvatici coinvolti.
Purtroppo l’Italia in questa classifica si piazza al terzo posto come numero di incidenti, subito dopo Germania e Francia. Il report spiega che la stretta vicinanza fra queste specie selvatiche e le persone, in aggiunta alla pericolosità di alcune specie ospitate nei circhi, crea seri problemi per la sicurezza pubblica. Alloggi e recinzioni precari, tipo di addestramento, la vita in gabbia e l’essere trasportati sempre qua e là si aggiungono alla vicinanza alle persone durante le esibizioni. Senza contare le foto con il pubblico o le parate lungo le strade cittadine. In tutti questi casi, l’incolumità pubblica è messa a rischio.
La LAV ha così sottolineato: “L’unica soluzione, come ribadisce anche il Rapporto, è quella di introdurre una normativa che favorisca la riconversione del circo in spettacolo senza animali. Un traguardo al quale sta lavorando il Ministro Bonisoli predisponendo il Decreto attuativo della Legge del 2017 sullo spettacolo, ovvero l’Atto che prevede mai più animali in circhi e spettacoli viaggianti!”.
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