Una delle indagini diagnostiche più utilizzata nei nostri pet è l’ecografia, un po’ perché non è assolutamente invasiva e un po’ perché può darci parecchie informazioni utili a costi contenuti. Prima di cominciare a vedere a cosa serve, i prezzi e come preparare cani e gatti per l’ecografia, vale la pena di fare qualche precisazione.
L’ecografo è l’apparecchio, l’ecografista è il medico veterinario che esegue l’ecografia, non confondiamo i termini. In secondo luogo l’ecografista è un veterinario specializzato nelle ecografie, ma non tutti i veterinari sono ecografisti. Anche se in molte strutture anche i normali medici veterinari utilizzano l’ecografo come strumento di ausilio nelle diagnosi, un po’ come usano l’otoscopio o il fonendoscopio. Mettiamola così: con un po’ di pratica, tramite un’ecografia anche un medico di base non specialista è in grado appoggiando la sonda di dirvi se la cagna è incinta, se quel gonfiore dell’addome è una massa, una piometra o un versamento, ma per capire più nel dettaglio da dove proviene quella massa, visualizzare surrenali e cose simili, ecco che allora il collega di base probabilmente vi rimanderà ad un ecografista specializzato.
L’ecografo sfrutta gli ultrasuoni generati dalla sonda per farci vedere le strutture interne dell’addome o del torace: gli ultrasuoni partono dalla sonda, attraversano il corpo e tornano alla sonda. L’ecografo, cioè l’apparecchio vero e proprio, è in grado di trasformare questi segnali in immagini: il nero di solito si riferisce a un liquido, il bianco intenso all’osso, la scala di grigi per gli altri organi.
Tramite un’ecografia possiamo visualizzare gli organi addominali: fegato, milza, reni, vescica, intestino, prostata e via dicendo. Per visualizzare invece il cuore serve una sonda particolare e ci va soprattutto un collega cardiologo che sappia fare le ecocardiografie.
Una volta visualizzati questi organi, il veterinario sarà in grado di dirvi se essi sono sani o se hanno un aspetto patologico: verrà valutata l’intensità del colore per stabilire se il parenchima è più ipoecogeno o iperecogeno del normale, le variazioni di omogeneità della struttura, se ci sono organi ingrossati o rimpiccioliti, se ci sono masse, liquidi e via dicendo.
L’ecografia non sostituisce gli esami del sangue e viceversa: sono indagini diagnostiche complementari che aiutano ad arrivare a una diagnosi. Un altro utilizzo dell’ecografia è quello che permette di eseguire delle biopsie eco guidate per effettuare esami istologici.
Ovviamente anche l’ecografia ha i suoi limiti: per esempio se vedo un fegato con una struttura disomogenea, non posso dire perché sia disomogenea, ma solo fare una serie di ipotesi diagnostiche che devono poi essere verificate. Se vedo una massa annessa alla milza, anche qui non posso dire quale sia il nome della massa, so che c’è e che deve essere indagata. Se vedo un rene di struttura non normale, l’ecografia mi dice solo questo, ma non mi parla della sua funzionalità: per quella devo eseguire gli opportuni esami.
Quando si fa un’ecografia e quanto costa? In teoria la risposta alla prima domanda potrebbe essere: quando le analisi sono alterate o quando il veterinario giudica che un problema sia localizzato all’addome. Gli ecografisti consigliano ai cani di fare almeno un’ecografia all’anno, in modo da tenerli sotto controllo e da visualizzare i problemi non appena insorgono. Per motivi anche economici, molti proprietari non lo fanno e spesso si finisce per fare ecografie quando le masse tumorali addominali invadono ormai tutto l’addome, cioè quando si è in fase terminale. Rare volte capita di fare l’ecografia per un motivo del tutto diverso e scoprire accidentalmente l’insorgenza di un tumore alla milza per esempio, ma si tratta di reperti occasionali.
Per quanto riguarda i costi, l’ecografia addominale normale costa sui 60 euro, mentre un’ecocardiografia dagli 80 ai 100 euro, dipende un po’ anche dalle zone. E prima che si sollevino cori di protesta per il costo, precisiamo che:
Per quanto riguarda la preparazione di un cane o un gatto per un’ecografia, normalmente i veterinari hanno molte meno richieste rispetto a quanto accade in umana dove ti fanno bere tantissimo, prendere carbone attivo per pulire l’intestino e via dicendo: sarebbe impossibile con i nostri pet.
Vi raccomando poi solo un paio di cosette:
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Flickr