Dopo l’isola dei conigli ecco l’isola dei gatti
Tempo fa vi avevo raccontato di Okuno, l’isola dei conigli: si trova in Giappone, è disabitata e ospita i discendenti dei conigli che venivano usati per esperimenti non molto chiari durante la seconda guerra mondiale. Sempre in Giappone, esiste anche un’isola dei gatti, Tashiro, abitata da un centinaio di ultrasessantenni e, pare, da una sola […]
Tempo fa vi avevo raccontato di Okuno, l’isola dei conigli: si trova in Giappone, è disabitata e ospita i discendenti dei conigli che venivano usati per esperimenti non molto chiari durante la seconda guerra mondiale. Sempre in Giappone, esiste anche un’isola dei gatti, Tashiro, abitata da un centinaio di ultrasessantenni e, pare, da una sola trentasettenne (che a questo punto, diciamolo pure, fa più notizia dei gatti).
I gatti, una volta portati sull’isola per proteggere dai topi i bachi da seta, ne sono ora la principale attrazione, che potrebbe risollevare le sorti degli sparuti abitanti. Da un po’ di tempo, infatti, Tashiro, i cui abitanti sono prevalentemente pescatori, si è trasformata in una vera e propria meta turistica grazie ad una trasmissione televisiva che ha trasformato uno di questi gatti in un beniamino del pubblico.
Gli abitanti di Tashiro amano indubbiamente i loro gatti, ma, come quando si hanno dei bambini, ne sono fortemente condizionati. Infatti, essendo la pesca l’unica risorsa economica locale, ogni pescatore è seguito ogni volta da un gruppetto affamato e miagolante cui deve rendere conto e con cui deve condividere il cibo. Che ne dite, potrebbe essere il paradiso dei gattari?
Via | Giornalettismo
Foto | StraitsTimes