Documenti del cane: differenza fra libretto sanitario, microchip, passaporto e pedigree
Oggi andremo a parlare dei principali documenti del cane, vedendo a cosa servono e cosa sono il libretto sanitario, il documento del microchip, il passaporto e il pedigree.
Ho notato che in Italia si fa ancora parecchia confusione per quanto riguarda le differenze fra il libretto sanitario, il foglio del microchip, il passaporto del cane e il pedigree. Spesso quando chiedi il foglio del microchip, ti viene dato il libretto, chiedi il libretto e ti viene detto che il cane non ha ancora il pedigree… meglio dunque fare un po’ di chiarezza. Partiamo con il libretto sanitario e andiamo avanti.
Il libretto sanitario
Il libretto sanitario è un libricino che di solito viene rilasciato al proprietario dal veterinario nel momento in cui si fanno le prime sverminazioni, visite o vaccini al cucciolo. Se il cucciolo proviene da un allevamento, può essere che l’allevatore vi dia lui il libretto, ma attenzione: questo deve essere compilato dal veterinario. Se trovate dei vaccini fatti senza timbri o con su scritto “Eseguito dall’allevatore”, si tratta di un caso di abuso di professione, denunciabile penalmente.
Nella prima pagina verranno inseriti i dati del cane: nome, razza, età, sesso, colore del mantello, numero di microchip e segni particolari. Nella parte bassa della prima pagina, invece, di solito si mettono i dati del proprietario. Ci sono poi spazi appositi dove applicare le etichette dei vaccini e dove scrivere la data del richiamo, spazi dove scrivere le annotazioni del veterinario, spazi dedicati alle verminazioni e all’applicazione degli antiparassitari. Queste sezioni variano a seconda del tipo di libretto. Talvolta potreste trovare anche delle pagine dedicate ai consigli per la corretta gestione del cucciolo.
Diciamo che il libretto del cane non è obbligatorio, non ha valore legale, anche se dovrete mostrarlo qualora le autorità sanitarie ve ne faranno richiesta, soprattutto per verificare che il cane abbia il microchip, ma è indispensabile per conoscere la storia sanitaria del cane. E’ anche utile portarselo dietro quando si va in vacanza col cane, in modo che se il cane dovesse stare male in ferie, i veterinari del luogo potranno sapere qualcosa di più su di lui. Mi raccomando: non perdetelo, ne avete solo una copia. Questo lo dico perché molti proprietari sono convinti che il veterinario ne abbia un duplicato, ma sarebbe impossibile, in quanto non ci sarebbe spazio materiale per contenerli tutti.
Il documento del microchip e il passaporto
Passiamo ora al documento del microchip. Questo sì che a valore legale. Quando il vostro cucciolo mette il microchip, vi verrà consegnato dal veterinario il documento che attesta l’avvenuto inserimento del microchip. Su questo documento sono segnati tutti i dati del proprietario, incluso numero di telefono e codice fiscale e tutti i dati del cane. Viene poi firmato sia dal proprietario che dal veterinario che applica il microchip. Ricordo a questo proposito che solamente un veterinario può applicare il microchip e che ogni singolo veterinario autorizzato può applicare esclusivamente i microchip da lui acquistati di persona (i lotti venduti dai grossisti sono automaticamente registrati per il veterinario che li acquista), quindi non può mettere microchip comprati da altri veterinari e può applicarli solamente se il proprietario risiede nella medesima regione di appartenenza del veterinario. In linea teorica non si potrebbero cedere cuccioli di età superiori ai due mesi sprovvisti di microchip. Non perdetelo, è un documento legale. Inoltre sul fondo del documento del microchip c’è lo spazio relativo ai passaggi di proprietà, dove vengono riportati anche i dati del nuovo proprietario e deve essere firmato sia dal vecchio che dal nuovo proprietario.
Passando al passaporto, anche questo è un documento legale. Viene rilasciato dai Servizi Veterinari dell’Asl di residenza dopo 21 giorni dall’avvenuta vaccinazione antirabbica di cani precedentemente microchippati. Non si può infatti fare una vaccinazione antirabbica a cani che non siano stati identificati col microchip. Il passaporto vi serve se dovete portare il cane all’estero. La prima parte viene riservata ai dati del cane e del proprietario, poi ci sono una serie di pagine dove inserire i vaccini contro la rabbia, le vaccinazioni di base, le sverminazioni e anche da timbrare come attestato di buona salute.
Il pedigree
Il pedigree, invece, è un documento che spetta solamente ai cani di razza: su di esso c’è scritta la provenienza del cane, riporta l’affisso dell’allevatore, la razza, il gruppo di appartenenza della razza, il colore, il sesso, il numero di microchip, la data di nascita, i passaggi di proprietà. Inoltre vengono indicati i dati dell’albero genealogico fino alla quarta generazione. Per ottenere il microchip, l’allevatore deve ricordarsi di effettuare nei tempi previsti dall’Enci la denuncia di monta e la denuncia di nascita dei cuccioli. La copia cartacea ci potrebbe mettere qualche mese prima di arrivarvi e sarebbe buona norma per l’allevatore non richiedere il prezzo separato: tecnicamente se vende cuccioli di razza, il costo del pedigree dovrebbe essere già compreso nel costo finale di vendita.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Aitor
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