Disturbi ossessivo-compulsivi nel gatto: cause, sintomi e terapia
Vediamo cause, sintomi, diagnosi e terapia dei disturbi ossessivo-compulsivi dei gatti.
Fra le patologie comportamentali che possiamo osservare nei nostri gatti figurano anche i disturbi ossessivo-compulsivi. In generale si tratta di disturbi comportamentali nei quali il gatto si impegnerà in comportamenti ripetitivi e esagerati, senza uno scopo apparente. Se il comportamento persiste nel tempo e si struttura, ecco che non richiederà più la situazione o lo stimolo iniziale per essere scatenato. Andiamo dunque a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia dei disturbi ossessivo-compulsivi dei gatti.
Disturbi ossessivo-compulsivi nel gatto: cause e sintomi
Un comportamento del genere può nascere come meccanismo per affrontare una situazione che pone il gatto in uno stato di ansia o di conflitto irrisolvibile, stato che talvolta viene rafforzato non intenzionalmente dai proprietari che finiscono col dare al gatto attenzione o premi in cibo quando mette in atto il comportamento compulsivo in un maldestro tentativo di distoglierne l’attenzione. Con l’unico risultato di incentivare il comportamento.
Età e sesso non sembrano influire su questi comportamenti compulsivi, mentre si è visto che alcune razze, soprattutto i Siamesi e altre razze asiatiche, possono essere predisposte. Così come ci sono alcune linee genetiche famigliari che sono predisposte a sviluppare tali comportamenti.
Fra le principali cause di sviluppo di disturbi ossessivo-compulsivi nei gatti abbiamo:
li>stress dovuto a un qualsiasi cambiamento nell’ambiente dove vivono, anche minimo
Fra i principali sintomi e tipi di disturbi ossessivo-compulsivi nel gatto abbiamo:
- vocalizzazioni eccessive e ripetitive
- grooming eccessivo fino a sviluppare dermatiti e lesioni
- gatto che succhia le coperte
- gatto che fa il pane in maniera esagerata
- gatto che cammina su e giù in maniera ossessiva
- gatto che lecca ossessivamente qualcosa o qualcuno
Disturbi ossessivo-compulsivi nel gatto: diagnosi e terapia
Se si sospetta che il gatto soffra di un disturbo ossessivo-compulsivo, la prima cosa da fare è far visitare il gatto dal veterinario per escludere ogni causa di patologia fisica o organica che possa scatenare il problema. Se tutto è a posto, allora rimane il discorso dello stress, ansia, noia, frustrazioni, conflitto non risolto da sottoporre a un veterinario comportamentalista.
A seconda del disturbo presente, verranno prese in considerazione diverse diagnosi differenziali:
Prurito
- parassiti esterni
- funghi
- dermatite batterica
- allergie (atopia, allergia ambientale, allergia alimentare)
- granuloma eosinofilico
- patologie virali
- acari
- neoplasie
Dolore
- disturbi del sistema nervoso
- fratture vertebrali
- nevriti
- iperestesia
Gatto che cammina su e giù
- comportamento sessuale
- noia e frustrazione per scarsi stimoli casalinghi
- patologie del sistema nervoso
- dolore cronico
- trauma
- tumori cerebrali
- aura post crisi convulsiva
- patologie ormonali
- patologie metaboliche
- patologie epatiche
- insufficienza renale
- ipertiroidismo
- intossicazione da piombo
- carenza di tiamina
Vocalizzazioni eccessive
- comportamento sessuale normale
- perdita dell’udito
- ipertiroidismo
- ipertensione
- avvelenamento da piombo
- insufficienza renale con iper azotemia
Eccessivo succhiamento delle coperte
- avvelenamento da piombo
- carenza di tiamina
- ipertiroidismo
Per valutare che terapia impostare, bisogna prima di tutto capire la causa del problema. Potete cominciare con l’agire sull’arricchimento ambientale e sul fatto di interagire maggiormente col gatto per ridurre la noia e la frustrazione. Cercate poi di impostare una routine giornaliera per quanto riguarda cibo e sonno ed evitate di rinforzare accidentalmente i comportamenti negativi: se il gatto miagola, non dategli cibo e non accarezzatelo. Se comincia a camminare su e giù, non aprite la porta per farlo uscire. Cercate di distrarli, ma senza premiare il comportamento ossessivo-compulsivo.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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