Distruggere i nidi delle rondini è un reato
Lo sapevate che distruggere i nidi delle rondini è un reato previsto dalla legge?
Distruggere i nidi delle rondini è un reato previsto dalla legge. Lo sapevate? Purtroppo troppe persone, solo perché sporcano, distruggono le case che questi uccelli costruiscono di solito sotto i tetti delle nostre abitazioni. Non danno alcun fastidio e non sarà quel poco sporco che fanno a rendere la convivenza impossibile. E poi mangiano gli insetti. Eppure ancora in molti non fanno altro che distruggere le case che le rondini costruiscono per i loro piccoli.
SOS Natura lancia l’allarme. Due mesi fa il post che mostrava i nidi di rondine distrutti da qualcuno ad Atripalda, in provincia di Avellino, in Campania.
Forse non tutti però sanno che distruggere i nidi delle rondini è un reato. Questo animale volatile, così come i loro nidi, le loro uova e i nidiacei, sono protetti dalle norme contenute nella legge n. 157/92 e da quelle che troviamo nell’articolo 635 del codice penale. Vietata l’uccisione delle rondini e la distruzione dei loro nidi. Il reato in cui incappano quelli che si macchiano di questa violenza è “danneggiamento della fauna selvatica”.
Chi vede qualcuno che distrugge i nidi delle rondini, può chiamare il Corpo Forestale dello Stato al numero di telefono 1515. Mentre i comuni che vogliono fare qualcosa di concreto possono aderire al progetto della Lipu adottando la delibera Salvarondini.
Le rondini, come del resto balestrucci e rondoni, sono importanti (e quindi vanno protetti) non solo per il loro valore intrinseco (vanno ad aumentare la cosiddetta biodiversità) ma anche per il loro comportamento e per la loro riconosciuta utilità. Queste specie si cibano esclusivamente in volo di insetti, prevalentemente mosche e zanzare. È stato valutato che una città di medie dimensioni (100-150.000 abitanti) può ospitare circa 10.000 tra balestrucci, rondini e rondoni che nei 4-5 mesi di presenza arrivano a mangiare 63 tonnellate di mosche e zanzare.
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