Petsblog Animali domestici Diario di una conigliara: i dispetti del proprio coniglio

Diario di una conigliara: i dispetti del proprio coniglio

Il vostro quadrupede vi fa disperare? Naturalmente ci sono 1000 metodi per rabbonirlo.

Diario di una conigliara: i dispetti del proprio coniglio

Non so che dispetti vi faccia il vostro coniglio, ma il mio ha preso la deliziosa abitudine di farne solo un paio, ma benissimo locati! Prima di tutto, ovviamente la mattina, quando diciamo che non splendo ancora di luce propria ma sono sul rimbambito andante, sono usa fare un bello scivolone sulla pipì che il coniglio dispettoso mi ha piazzato sull’angolino della porta, proprio là dove non si può vedere a occhio nudo, a meno che appena svegli non abbiate già la vista di un’aquila. Ovviamente, non appena fatto lo scivolone ed essermi tenuta in piedi per puro miracolo, le ciabatte sono già belle intrise di pipì, così la sfortunata bipeda, sotto l’occhio vigile del quadrupede indispettito, toglie le ciabatte e continua a incedere a piedi nudi, trovando la seconda pipì sulla porta del bagno! Questa volta, più sveglia e attiva, riesce a evitarla con rapido gioco di gambe! Cosa ha provocato tali e tanti malumori del suddetto quadrupede? Proviamo a scoprirlo.

Prima di tutto analizziamo passo passo cosa può aver fatto di tanto grave la sventurata bipeda il giorno prima: innanzitutto non ha trascorso tutta la notte insieme al proprio coniglio a giocare e coccolare l’orecchiuto lagomorfo, il che già dovrebbe essere un’offesa sufficiente da legittimare tale danno casalingo. Secondariamente la bipeda si è permessa di uscire con degli amici e, di conseguenza, di non fornire agli orari prestabiliti il rifornimento di svariata quantità di verdura comprendente sedano con foglie verdi appetitose, finocchio con ciuffo, una fettina di carota e un cespo da circa mezzo chilo gi radicchio rosso. Ora, è legittimo che tale oltraggio venga lavato… nella pipì.

Scherzi a parte, i conigli sono animali piuttosto abitudinari, soprattutto se non sono in coppia, dipendono interamente dalla famiglia adottiva. Più si sentono soli, sgridati, non accuditi, maggiormente faranno dispetti o potrebbero avere un comportamento schivo o aggressivo (ricordiamo che se non sono sterilizzati, oltre che fare danno alla loro salute, naturalmente saranno un bel po’ più “vivaci”).

Quando si prende un animale, si assume una responsabilità: passate più tempo possibile con lui, nutritelo nel modo corretto, fatelo sentire accolto e amato. Quando il mio coniglio Momo è arrivato a casa mia, da situazione piuttosto tragica, mordeva mio marito e faceva i bisogni nella vasca da bagno. Non l’ho mai ripreso o sgridato (i conigli non capiscono perché vi arrabbiate) ma ho sempre tentato di comprendere il motivo dei suoi comportamenti. Ora è il coniglio più buono, dolce, affettuoso (con me) e ordinato che io abbia mai visto.

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