Coniglio e difetto del setto atrioventricolare: cause, sintomi e terapia
Difetto del setto interventricolare nel coniglio: rara malattia cardiaca congenita. Ecco sintomi e terapia.
Se è vero che anche i conigli possono soffrire di patologie cardiache, è anche vero che è molto, molto raro trovare delle malattie cardiache congenite in questa specie. Tuttavia ogni tanto potrebbe capitare. Per esempio, il case report dal titolo “First description of partial atrioventricular septal defect in a rabbit”, Di Girolamo N, et al. Journal of Exotic Pet Medicine. 2018 Oct;27(4):5-9 ha descritto per la prima volta in assoluto un caso di difetto parziale del setto atrioventricolare nel coniglio.
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Difetto parziale del setto atrioventricolare nel coniglio: cause e sintomi
Il coniglio in questione era un coniglio maschio di soli 3 mesi di età. In regola con le vaccinazioni, i proprietari decidevano di portarlo a far visitare in quanto da un paio di giorni era abbattuto, si muoveva poco, era tachipnoico (la frequenza respiratoria era aumentata), non mangiava (ricordatevi che un coniglio che non mangia da mezza giornata è un coniglio che va già portato subito a visita) e diminuita produzione di feci (non mangiando, automaticamente il suo intestino si ferma).
A seguito della visita clinica, il veterinario procedeva a fare una radiografia che mostrava la presenza di un marcato aumento di dimensioni del cuore (cardiomegalia) con dilatazione dei vasi polmonari e pattern interstiziale-alveolare a carico del parenchima polmonare. Il coniglio veniva poi sottoposto a ecocardiografia e qui si potevano apprezzare la dilatazione delle camere cardiache, le anomalie di flusso a carico degli atri e anche un rigurgito mitralico.
Purtroppo la situazione era grave: nonostante la tempestiva terapia cardiaca, il suo cuore appariva troppo malmesso per poter sopravvivere. E questo perché il coniglio aveva un difetto parziale del setto atrioventricolare con annesso difetto del setto interatriale, causa di tutti i suoi problemi.
Malattie cardiache congenite nel coniglio: cosa fare?
Le malattie cardiache congenite nel coniglio sono rare, ma possono capitare. In questo caso, la malattia era già troppo grave al momento della diagnosi e il coniglio non ce l’ha fatta. Non è detto che tali patologie si manifestino sempre in forme così gravi, ma se il vostro veterinario durante la visita nota un’anomalia nel cuore del coniglio, conviene sempre fargli fare anche una visita cardiologica con ecocardiografia in modo da riuscire a metterlo sotto terapia il prima possibile. Visto poi che si tratta di malattie rare, di cui non si conosce ancora bene il meccanismo di trasmissione, nel dubbio che possa essere una malattia congenita ereditaria, sarebbe bene escludere quei conigli dalla riproduzione.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Via | ScienceDirect
Foto | Pixabay