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Dieta del cane con problemi al fegato: principi

Ecco i principi base della dieta del cane con problemi epatici.

Dieta del cane con problemi al fegato: principi

Spesso i nostri cani soffrono di problemi epatici, più o meno sintomatici e con alterazioni ematologiche variabili. Oltre alla terapia specifica per le diverse malattie (se presente) e alla terapia di sostegno per il fegato, il vostro veterinario probabilmente vi consiglierà anche una dieta per i cani con problemi epatici. Di norma vi consiglia un cibo commerciale appositamente studiato per questi disturbi, non perché (come tutti erroneamente pensate) viene pagato per farlo (tanto è che molti veterinari non vi dicono neanche più le marche, ma semplicemente “scegliete un cibo di buona qualità specifico per i problemi epatici”), ma semplicemente perché un’alimentazione commerciale di questo tipo è già perfettamente bilanciata anche sul lungo periodo.

Si può fare una dieta casalinga in questo caso? Sì e no: nel senso che è possibile, ma solo se siete seguiti costantemente da un nutrizionista veterinario perché bilanciare soprattutto sul lungo periodo una dieta per problemi epatici è molto complicato e non sempre ci si riesce, finendo col provocare carenze al nostro cane.

Dieta del cane con problemi epatici: quali sono i principi di base?

Ci sono alcuni aspetti da considerare nelle diete per cani con problemi epatici, in generale deve trattarsi di diete altamente digeribili, con una quantità energetica alta per garantire il giusto apporto di grassi e carboidrati. Solo nei cani con encefalopatia epatica, bisogna ridurre in maniera moderata la quantità delle proteine, ma attenzione: la qualità delle suddette proteine deve essere altissima. La dieta deve poi avere il giusto apporto (anche leggermente aumentato) di vitamine idrosolubili, deve contenere zinco, essere povera di rame e sodio (soprattutto in caso di ascite), con una dose moderata di fibra, possibilmente solubile. Se però il cane ha una forma di necrosi epatica o di epatopatia infiammatoria acuta, ecco che bisogna evitare la restrizione proteica.

Qui di seguito vi metto alcuni dei principi base per la dieta del cane con problemi epatici (considerate che i valori possono subire delle variazioni a seconda dei testi e degli studi seguiti):

  • energia: la dieta deve fornire un giusto apporto energetico, sia sotto forma di calorie proteiche che non proteiche. Deve essere appetibile e possibilmente bisogna far fare al cane pasti piccoli e frequenti. I grassi devono corrispondere al 30-50% delle calorie della dieta, ma bisogna evitare le diete ricche di grassi se ci sono forme di iperlipemia, epatopatie vacuolari o colestasi grave. Per i carboidrati, devono corrispondere al massimo al 45% delle calorie della dieta, evitando gli zuccheri semplici e preferendo i carboidrati complessi
  • proteine: a meno che non ci si ritrovi nel caso di encefalopatia epatica, bisogna evitare la restrizione eccessiva delle proteine nella dieta, dovrebbero arrivare anche al 20% o più delle calorie della dieta, impostando anche la dose di proteine in base ai valori dell’albumina nel sangue
  • fibra: quantità moderate di fibra solubile
  • vitamine e minerali: le vitamine del gruppo B devono essere il doppio dei livelli di mantenimento; va aumentata la dose di vitamina E; restrizione del sodio; attenzione alla replezione del potassio; restrizione del rame. Aggiungere poi: zinco, vitamina E, vitamina C, taurina
  • in caso di encefalopatia epatica: correggere l’eventuale ipokalemia, infezioni ed emorragie gastroenteriche; restrizione delle proteine (12-16%), ma che siano di alto valore biologico e modificarne la qualità (meglio vegetali e del latte); lattulosio; metronidazolo, ampicillina; fibra solubile
  • in caso di ascite: restrizione del sodio nella dieta; uso di diuretici

Dieta commerciale o casalinga?

Come dicevo prima, è molto difficile riuscire a rispettare tutti questi fabbisogni nutrizionali facendo una dieta casalinga. Di sicuro non improvvisando una dieta fai-da-te, è il modo migliore per causare carenze e far peggiorare il cane. Se ci si vuole provare, conviene contattare un nutrizionista veterinario, valutando con lui se sia fattibile o meno. Se anche lui giudica non fattibile per quel caso una dieta casalinga, ecco che allora per aiutare il fegato del cane a guarire sarà necessario ricorrere all’alimentazione commerciale.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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