Diario di una conigliara: se non suona la sveglia ci pensa il coniglio!
Come venite svegliati la mattina? Coniglio o sveglia?
Vi si è guastata la sveglia? Ma non vi è problema di sorta: ci pensa il coniglietto a svegliarvi! Non so come facciano i conigli ma devono avere un orologio nascosto nel panciotto: in settimana la protesta si fa viva sempre allo stesso orario mentre, nel week-end, misteriosamente, rimane tacita. Loro sanno a che ora ci si sveglia in settimana e ti anticipano.
Ore 6.40 di mattina, si iniziano a sentire le soavi note del vassoio della verdura lanciato per tutta la cucina. La bipeda addetta, con un occhio mezzo aperto e il cervello mezzo spento, si tracina dunque a vedere quali sono le lamentele apportate dai lapini e, in tutta risposta, di becca una vassoiata un po’ umidina in piena caviglia. D’altra parte si sa, lor signori lapini non possono mica restare con solo qualche gambo di sedano in vassoio, che deve essere invece bello ricolmo! La bipeda addetta sbuffa, rovescia a terra i resti di sedano e torna, agonizzante, a letto.
Tempo 10 minuti e parte il grattare contro il mobilio, ovviamente scelto a casaccio prima, fino ad arivare a focalizzarsi su quello che rimbomba meglio e fa più rumore. La bipeda prova a girarsi dall’altra parte ma quel bam bam bam non smette. Perchè, perchè, perchè non posso dormire fino alle 8? Ok, la bipeda si alza nuovamente, questa volta imbracciando un’arma di distruzione di massa: i crocchini premio. Arriva presso i lapini, che naturalmente hanno smesso di far rumore nell’esatto momento in cui la bipeda ha messo il piede a terra fuori dalle calde copertine: i colpevoli osservano con degli occhi enormi (sono certa che in quei 10 minuti si siano fatti crescere la dimensione degli occhioni artificialmente!) chiedendo una coccola. Poveri, poveri coniglietti.
La bipeda sgancia i crocchini premio: pochi ma buoni, calmando le proteste conigliche.
Quando è quasi convinta di poter tornare a letto prende in scivolata la pipì nell’angolo rischiando di fare una caduta degna di nota. Torna quindi indietro, asciuga con uno straccetto e, finalmente si appropinqua nuovamente al letto. Insomma, tutto sommato un’altra mezz’ora si riuscirà pur a dormire no?
Errore: ora è il momento dei salti di contentezza! Ore 7.30 partono i salti: se non sapete quanto può saltare un coniglio e con quale rapidità, non capirete l’impatto di tali salti su delle coperte del letto, ovviamente contenenti una bipeda mezza rimbambita dal sonno. Dopo 10 minuti di salti, i conigli decidono che è possibile dare una tregua alla bipeda e si accoccolano in zona affagiolandosi per dormire. La bipeda quindi tira un bel sospiro di sollievo, ma adesso ha sete. Ok, è l’ultima cosa che faccio, promesso, e poi mi rimetto a dormire: la bipeda si alza, si versa l’acqua, guarda con disapprovazione il disastro coniglico apportato a causa del lancio vassoio con avanzi di verdure e inizia a radunare gli avanzi sparpagliati sul tappetino. Poi, torna lieta nel lettuccio caldo e morbido. AAAAAh finalmente! Chiude gli occhi e…suona la sveglia. Si alza dunque e guarda con immensa invidia i conigli che dormono, tira fuori le verdure dal frigo prima di fare colazione e sì, decisamente inizia a produrre un caffè forte. Sì: inizia un’altra giornata!
Dettagli e note importanti: i conigli sono erbivori stretti, quindi hanno sempre e comunque il fieno a disposizione, mentre le verdure fornite, in primis le fibrose, vanno date ogni singolo giorno. Finocchi, sedano, un radicchio rosso e parte di un verde. Le carote con parsimonia in quanto zuccherine, le verdure con calcio, tipo catalogna, ugualmente con parsimonia.
Premietti: pellet di buonissima qualità con minimo 22% di fibra. No no e ancora no a mix, cereali o fioccati, no al pane: tutti alimenti vietatissimi.