Diario di una conigliara: la quotidiana felicità di un coniglio
Cosa è necessario perchè il coniglietto sia felice?
Se chiedete al coniglietto, all’ultimo posto della sua classifica felicità ci sarà la compagna. Peccato che il coniglietto menta spudoratamente in quanto la sua simile lo adora e, lui stesso, ogni volta che vuole le coccole, le mette la testolina sotto alla sua per ricevere i bacini. Chiaramente il coniglietto non può mostrare però questo suo grandissimo punto debole e fa il bulletto con la bipeda mostrando di non avere alcun interesse nei confronti di nessuno. O meglio, eccome se ha interesse nei confronti di qualcuno: in primis nella bipeda, ovviamente se tale bipeda si comporta bene.
Il primo requisito perchè la bipeda non venga bullizzata è che sia presente, puntuale e preparata sul cibo. Il coniglietto non può mangiare quello schifo di gambo di sedano o quell’inutile cima di finocchio. No, quelli sono avanzi ed è necessario un apporto costante e continuo di nuove verdure, possibilmente dotate di morbido ciuffo o foglie.
Il secondo requisito perchè il coniglietto sia contento è che la bipeda viva 24 ore su 24 coccolando il povero sventurato: non si può? E allora il coniglietto dà il via alle rabbie represse grattando in un angolo, fingendosi morto, pisciando nell’angolo in cui la bipeda puntualmente fa uno scivolone rischiando l’osso del collo, buttando in giro le verdure, il vassoio delle verdure, grattando i tappeti e distruggendo la casetta in legno. L’ira del coniglio infatti non si sfoga mai abbastanza!
Lo sgambettamento in sala sul tappetone è d’obbligo: il coniglietto infatti non si fa mai mancare un buon film serale da guardate tassativamente con la bipeda. Le posizioni conigliche sono 2: o sul pouf per appoggiare i piedi, o sul tappetone, tenendo d’occhio che la bipeda non fugga.
Non amate anche voi il coniglietto?