Del perché i padroni dei gatti invidiano i padroni dei cani
Solitamente lavoro davanti alla finestra aperta, sul cui davanzale si appisola la gattona di casa, e questo mi permette di vedere passare tutti i proprietari di cani della via e anche quelli del quartiere, che raggiungono il piccolo parco in fondo alla strada. Stamattina ho visto un simpatico quadretto famigliare: prima è passato un piccolo […]
Solitamente lavoro davanti alla finestra aperta, sul cui davanzale si appisola la gattona di casa, e questo mi permette di vedere passare tutti i proprietari di cani della via e anche quelli del quartiere, che raggiungono il piccolo parco in fondo alla strada. Stamattina ho visto un simpatico quadretto famigliare: prima è passato un piccolo con la bici e il caschetto e dietro di lui la mamma, sempre in bici, con un cagnolino nel cestino anteriore.
Mi sono immaginata la scena con la leonessa di casa. Per portarla fuori con me dovrei bloccarla in un sacchetto e sentirla miagolare in modo feroce per tutto il tragitto. Così, mi sono venute in mente tante altre occasioni perdute per noi amanti dei gatti: non possiamo abbordare nessuno durante una passeggiata al parco, se siamo ciechi non solo non ci spetta nessun aiuto ma molto più probabilmente inciamperemmo nel micio, non faremo mai sport insieme al nostro pet e via dicendo.
Insomma, per un attimo, ma solo per un attimo, ho invidiato i miei amici che possiedono un cane. D’altronde l’amore, quello per gli uomini come quello per gli animali, ha delle ragioni tutte sue e quelle di noi gattari sono a volte inspiegabili.
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