Cuccioli in vendita nei negozi? Solo se randagi
Come ridurre il numero dei randagi? Una proposta circola da tempo, ma è spesso contestata. Intanto qualcuno, molto lontano da noi, ne ha fatto una legge.
Belli i cuccioli in vetrina, vero? Belli e tristi. Non mi piace vedere un qualsiasi animale costretto a vivere in dimensioni al di sotto di quelle minime necessarie al suo benessere. Da tempo si dibatte sulla questione degli animali venduti nei negozi e per questo non ho potuto non incuriosirmi per quello che sta avvenendo in Canada, a Toronto.
Pare che d’ora in poi i cuccioli di allevamento verranno venduti direttamente dagli allevatori e non potranno più transitare nei negozi. Lo scopo però non è soltanto quello di proteggere i cuccioli da una vita non adatta a loro, ma anche quello di rilanciare l’adozione/acquisto delle cucciolate, come dire, già presenti sul mercato. Sarà favorita infatti la vendita di animali che non sono stati messi al mondo al solo scopo di lucro.
Qui siamo dunque di fronte a temi diversi e complementari: promuovere l’adozione, ridurre l’allevamento intensivo a scopo di lucro, limitare o eliminare del tutto i disagi che la vendita comporta per gli animali. Credo sia complicato mettere insieme le esigenze di tutti. Forse però la questione si semplifica se decidiamo di considerare come prioritario sempre e solo il benessere del cucciolo e non le esigenze del possibile acquirente. Che ne pensate?
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